Analisi de "The Rime of the Ancient Mariner"
La ballata inizia con il Vecchio Marinaio che ferma uno dei tre invitati a un matrimonio. Non li afferra fisicamente, ma li ipnotizza con i suoi occhi scintillanti. L'invitato è costretto ad ascoltare la sua terribile storia.
Il Marinaio racconta di come lui e i suoi compagni raggiunsero le regioni polari dopo una violenta tempesta. Apparve un albatro attraverso la nebbia, ma il Marinaio lo uccise senza una ragione logica. Questo gesto rappresenta un crimine contro natura e rompe una legge sacra della vita.
La punizione inizia subito: il mondo diventa morto e terribile, la nave smette di muoversi, i marinai sono torturati dalla sete (ironicamente circondati dall'oceano di acqua salata che non possono bere).
Appare una nave fantasma con a bordo Morte e Vita-nella-Morte che giocano a dadi per le vite dell'equipaggio. La Morte vince i compagni del Marinaio (che muoiono tutti), mentre Vita-nella-Morte vince la vita del Marinaio stesso.
Il Marinaio sopravvive, ma la sua non è vera vita: è intrappolato e condannato a ripetere la sua storia per sempre. Diventa un "morto vivente" che non può morire.
Simbolismo religioso: L'uccisione dell'albatro rappresenta il peccato originale, mentre il viaggio del Marinaio simboleggia il passaggio dal peccato, attraverso la punizione, fino alla redenzione.