L'albatro e la redenzione
Nella sezione "Instead of the Cross, the Albatross", Coleridge mostra le conseguenze dell'atto sacrilego. Dopo l'uccisione dell'albatro, il vento smette di soffiare e la nave rimane bloccata in un mare calmo sotto un "cielo caldo e ramato". L'equipaggio, sempre più assetato, inizialmente cerca di giustificare l'azione del Marinaio, ma poi gli appende l'albatro al collo invece della croce.
Il Marinaio e l'equipaggio rimangono intrappolati senz'acqua, tormentati da creature viscide che strisciano sulla superficie del mare. Uno Spirito invisibile, un essere soprannaturale, li ha seguiti dal Polo e sta tormentando la nave come punizione per il sacrilegio commesso.
La redenzione arriva solo quando il Marinaio, vedendo i serpenti marini, li benedice spontaneamente. Questo gesto d'amore verso la natura ristabilisce l'equilibrio perduto con l'uccisione dell'uccello, e immediatamente l'albatro cade dal suo collo.
Nella sezione finale "A sadder and a wiser man", il Marinaio torna sulla terraferma ma deve continuare a vagare e raccontare la sua storia. Il suo dolore ritorna se non racconta periodicamente il suo racconto. La storia si conclude con il Marinaio che ricorda all'Ospite del matrimonio che la preghiera è molto più dolce di qualsiasi festa nuziale.
💡 Messaggio finale: La storia insegna che bisogna rispettare tutte le creature di Dio e che l'amore verso la natura può portare alla redenzione!