Sigmund Freud è considerato il padre della psicoanalisi e uno dei più influenti pensatori del XX secolo. La sua vita e le sue opere hanno rivoluzionato la comprensione della mente umana.
Nato il 6 maggio 1856 a Freiberg (oggi Příbor, Repubblica Ceca), Freud si trasferì a Vienna dove trascorse la maggior parte della sua vita. Durante i suoi studi di medicina, sviluppò un interesse particolare per la neurologia e la psichiatria. La sua collaborazione con Josef Breuer sugli studi sull'isteria segnò l'inizio del suo percorso verso la creazione della psicoanalisi. Attraverso l'osservazione clinica di pazienti affetti da disturbi nervosi, Freud elaborò concetti fondamentali come l'inconscio, il complesso di Edipo e la teoria della sessualità infantile.
Le sue opere più significative includono "L'interpretazione dei sogni" (1899), "Psicopatologia della vita quotidiana" (1901) e "L'Io e l'Es" (1923), nelle quali sviluppò la sua teoria della struttura della psiche umana. La teoria di Freud si basa sul concetto che la mente umana è composta da tre parti: l'Es (impulsi inconsci), l'Io (parte razionale) e il Super-io (coscienza morale). La nascita della psicoanalisi come metodo terapeutico si basò sulla tecnica delle associazioni libere e sull'interpretazione dei sogni come via d'accesso all'inconscio. Freud morì a Londra il 23 settembre 1939, dove si era rifugiato per sfuggire al nazismo. La causa della morte fu un cancro alla mascella, malattia che lo afflisse per molti anni. Il suo lascito intellettuale continua a influenzare la psicologia moderna, la psichiatria e la cultura popolare, nonostante alcune sue teorie siano state successivamente contestate o riviste.