La gerarchia delle arti e l'etica come liberazione
Schopenhauer crea una gerarchia delle arti basata sull'elevatezza delle idee che contengono. Al vertice c'è la musica (esprime direttamente l'essenza del mondo), seguita da poesia (con la tragedia come forma più alta), scultura, pittura e infine architettura.
Ma l'arte offre solo sollievo temporaneo. Per qualcosa di più permanente, Schopenhauer propone l'etica e la morale. Attraverso questa via puoi riconoscerti come frammento della volontà e sviluppare una coscienza collettiva, superando l'egoismo e agendo con giustizia e compassione.
La liberazione definitiva dalla Volontà si chiama "Noluntas" - una condizione raggiunta tramite l'ascetismo, cioè la soppressione volontaria di tutte le pulsioni vitali.
Schopenhauer ha una visione spietata anche sull'amore, che considera semplicemente appetito sessuale. Quello che chiamiamo "amore romantico" è solo il nostro tentativo di nobilitare un istinto animale per la conservazione della specie.
Per lui idealizzare l'amore è solo un modo per sentirci eterni e importanti, ma in realtà siamo solo animali che soddisfano i propri impulsi. Una visione materialistica e distaccata che lo rende ancora più pessimista di Leopardi.
La via d'uscita: Solo attraverso l'ascetismo e la rinuncia totale alle pulsioni vitali puoi liberarti dalla tirannia della Volontà!