Ente ed essenza
San Tommaso sviluppa una profonda riflessione sui concetti di ente ed essenza, che sono i primi concetti appresi dall'intelletto umano. Le cose, in quanto esistono, si chiamano enti. L'ente può essere reale (secondo le dieci categorie aristoteliche) o logico (usato per esprimere concetti).
L'essenza riguarda solo l'ente reale e risponde alla domanda "che cos'è?" (quidditas). Negli enti finiti, l'essenza (ciò che la cosa è) si distingue dall'atto d'essere (il fatto che quella cosa esista). Possiamo infatti comprendere cosa sia un uomo o una fenice senza sapere se esistano realmente.
Nella metafisica tomista, solo in Dio essenza ed esistenza coincidono perfettamente. Dio è l'ipsum esse subsistens (l'essere stesso sussistente). Tutti gli altri enti hanno l'esistenza per partecipazione, attraverso quella che Tommaso chiama "analogia dell'essere".
Ogni ente creato possiede tre caratteristiche fondamentali: è uno (riceve l'esistenza nella sua essenza specifica), vero (corrisponde all'intelletto divino che lo crea) e buono (è voluto da Dio).
💡 Illuminazione! La realtà creata è come una strada tra due intelletti: l'intelletto divino che crea le cose e quello umano che cerca Dio attraverso la realtà.