Dal Kantismo all'Idealismo: Sintesi Finale
Il passaggio dal kantismo all'idealismo segna una rivoluzione totale. Kant sosteneva che conosciamo attraverso categorie mentali ma senza mai raggiungere la "cosa in sé". Gli idealisti ribaltano tutto: la realtà non esiste indipendentemente dalla mente, è una manifestazione dello spirito!
I tre principi di Fichte sono il punto di partenza: 1) L'Io pone se stesso, 2) L'Io oppone a sé un non-Io, 3) Io e non-Io si limitano reciprocamente. Il suo idealismo è "etico" perché pone al centro l'azione morale dell'Io che deve costantemente superare i limiti per affermare la propria libertà.
L'Assoluto di Schelling è l'unità originaria di natura e spirito, realtà unica e totale che si manifesta in forme diverse. La sua teoria dell'arte è rivoluzionaria: solo l'arte può rivelare l'Assoluto unendo conscio e inconscio nell'opera del genio artistico.
La dialettica servo-padrone di Hegel mostra come la coscienza si sviluppi attraverso il confronto: il servo, lavorando, diventa consapevole del proprio valore e supera la dipendenza. Lo Stato etico è l'espressione più alta della razionalità umana, dove l'individuo si realizza pienamente solo contribuendo al bene collettivo.
Eredità: Questi tre filosofi trasformano per sempre il modo di pensare la realtà, influenzando Marx, Nietzsche, l'esistenzialismo e molto altro!