Il Contesto e le Resistenze alla Rivoluzione Scientifica
Dal punto di vista storico-sociale, la rivoluzione scientifica si fonda sulla nuova società urbano-borghese e sullo sviluppo della tecnica. Culturalmente trae spunto dalla scuola occamista, dalla laicizzazione rinascimentale e dal naturalismo cinquecentesco.
I protagonisti sono una nuova figura di scienziato: non professionisti, ma studiosi che coltivano la ricerca accanto alle professioni di ingegneri, architetti, medici. Si organizzano nelle accademie scientifiche, alternative alle università spesso ostili al nuovo sapere.
La scienza moderna combatte una dura battaglia contro due forze principali: la tradizione culturale (che si sentiva minacciata nelle sue teorie consolidate) e le autorità ecclesiastiche (che vedevano crollare la visione cosmologica su cui avevano costruito la dottrina religiosa).
I teologi si preoccupano non solo della distruzione dell'autorità aristotelica, ma anche del metodo scientifico basato sul principio della libera ricerca, che può apparire eretico. Intuiscono che la scienza incarna una mentalità spregiudicatamente razionalistica.
Curiosità: Anche magia e astrologia si oppongono alla scienza, vedendola realizzare quella conoscenza veramente utile che loro avevano cercato invano per secoli.