La Dotta Ignoranza e i Limiti della Conoscenza
Ti sei mai chiesto se quello che sai è davvero completo? Cusano nella sua opera "La dotta ignoranza" ci dice una cosa che può sembrare strana: non conosciamo mai nulla al 100%.
Quando conosciamo qualcosa, lo facciamo sempre attraverso confronti e relazioni - è come se non riuscissimo mai a vedere l'oggetto "puro", ma solo in rapporto ad altro. L'unica eccezione? La matematica, che per Cusano rappresenta l'unica conoscenza davvero precisa che abbiamo.
Riprendendo Socrate, Cusano sostiene che dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti: "so di non sapere". Questo vale soprattutto per Dio: essendo troppo distante da noi, possiamo conoscerlo solo attraverso una teologia negativa (dire quello che NON è, tipo "non è limitato").
La nostra mente funziona su due livelli: la ragione (che segue i principi logici come quello di non contraddizione) e l'intelletto (che può andare oltre la logica). Con la ragione non capiamo l'infinito, ma con l'intelletto sì - come una circonferenza fatta di infiniti lati.
💡 Ricorda: Per Cusano essere "ignoranti" non è un difetto, ma una forma di saggezza!