Il libero gioco e l'antinomia del gusto
Come può un giudizio estetico essere allo stesso tempo soggettivo e universale? Kant risolve questo apparente paradosso con la teoria del "libero gioco" tra immaginazione e intelletto.
Quando contempliamo qualcosa di bello, la nostra immaginazione e il nostro intelletto entrano in un rapporto armonioso e spontaneo. Questa armonia genera un senso di piacere che, essendo basato sulla struttura comune della mente umana, può essere condiviso da tutti.
La rivoluzione copernicana estetica di Kant stabilisce che il bello non è una proprietà degli oggetti, ma nasce dall'incontro tra il nostro spirito e le cose. È una prospettiva completamente nuova che supera sia l'empirismo (che riduceva tutto ai sensi) sia il razionalismo (che vedeva la bellezza come conoscenza confusa).
L'antinomia del gusto igiudiziesteticisibasano/nonsibasanosuconcetti si risolve distinguendo due tipi di concetti: determinanti e indeterminati.
Punto chiave: Solo il piacere disinteressato, comunicabile e indipendente dagli stati d'animo personali ha vero valore estetico.