Come funziona la creazione della realtà
Il secondo principio spiega come nasce il mondo: l'io pone il non-io. Il pensiero deve pensare qualcosa, quindi crea la realtà (il "pensato") che si oppone a lui. Senza il pensiero, questa realtà semplicemente non esisterebbe.
Esempio pratico: se non senti un rumore, per te non esiste. Il rumore può esistere "in senso assoluto", ma diventa reale solo quando viene umanizzato, cioè quando ha senso nel mondo umano.
Il terzo principio introduce la dinamica: nell'io, all'io divisibile si oppone il non-io divisibile. In pratica, noi (io divisibile) ci confrontiamo con le cose particolari non−iodivisibile e ci limitiamo a vicenda.
La nostra esistenza diventa quindi uno sforzo continuo di comprendere il non-io per trasformarlo in "io", cioè umanizzarlo. Più conosco, più prendo consapevolezza e affermo la mia libertà. Fichte chiama questo processo "idealismo etico" - un miglioramento infinito dove la libertà umana è sempre segnata dal limite.
💡 Libertà per Fichte: Non essere determinati da qualcosa di esterno, ma non raggiungeremo mai la libertà assoluta - dobbiamo continuamente conquistarla!