La critica di Hume alla scienza e all'anima
Hume mette in crisi le basi della scienza moderna. Il principio di causalità, fondamentale per la fisica, deriva solo dall'abitudine: dopo aver visto tante volte che il fuoco scalda, ci aspettiamo che continui a farlo. Ma è solo un'aspettativa psicologica, non una legge assoluta!
Lo stesso vale per l'induzione: non possiamo mai osservare tutti i casi possibili (compresi quelli futuri), quindi le leggi scientifiche rimangono solo probabili. "Il sole sorgerà domani" è molto probabile, ma il contrario non è impossibile.
Per quanto riguarda l'anima, Hume è radicale: se esiste, dovremmo averne un'impressione costante. Invece abbiamo solo un "fascio di percezioni" che cambiano continuamente. Senza percezioni, non rimane nulla!
Il risultato è uno scetticismo moderato: sul piano teorico tutto è incerto, ma sul piano pratico possiamo usare le nostre conoscenze probabili per vivere bene.
💭 Provocazione: "Se togliamo le percezioni non rimane nulla" - per Hume non siamo altro che un teatro dove le sensazioni vanno e vengono!