Critica della Ragion Pura
La Critica della ragion pura rappresenta il tentativo di Kant di operare una rivoluzione gnoseologica, indagando come sia possibile la conoscenza. Il filosofo tedesco propone una sintesi tra empirismo e razionalismo, sostenendo che la conoscenza derivi dall'esperienza sensibile ma debba essere universale e valida per tutti.
Definizione: La gnoseologia è lo studio della conoscenza e dei suoi fondamenti.
Kant individua due forme pure a priori della sensibilità:
- Lo spazio
- Il tempo
Inoltre, identifica 12 categorie come forme pure a priori dell'intelletto che organizzano l'esperienza.
Highlight: Per Kant la conoscenza nasce dall'interazione tra i dati sensibili e le strutture a priori della mente umana.
Critica della Ragion Pratica
Nella Critica della ragion pratica, Kant si concentra sull'etica e sulla morale, cercando di stabilire come sia possibile agire in modo giusto. Il filosofo distingue tra morale ed etica:
Definizione: La morale è l'insieme di norme e valori di un soggetto o gruppo, mentre l'etica riflette razionalmente su tali norme.
Kant propone una morale basata sul dovere e sull'imperativo categorico:
Quote: "Devi dunque puoi"
L'imperativo categorico si articola in due principi fondamentali:
- Agisci sempre per fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te
- Non usare gli altri come mezzo ma come fine
Kant classifica le azioni in:
- Involontarie: sfuggono alla morale
- Volontarie:
- Permissibili: conformi al dovere
- Impermissibili: non permesse dal dovere
Esempio: Un'azione permissibile potrebbe essere aiutare qualcuno in difficoltà, mentre un'azione impermissibile sarebbe rubare.