Causalità, Abitudine e Scetticismo
Hume demolisce uno dei concetti più importanti della filosofia: la causalità. Quando diciamo che A causa B, cosa intendiamo veramente? Hume dimostra che il nesso causale non è né una relazione logica né un dato di fatto osservabile.
L'abitudine è la chiave di tutto. Quando vediamo ripetutamente A seguito da B, la nostra mente crea un'aspettativa. Non è ragionamento logico, ma un meccanismo psicologico automatico. La credenza nella causalità nasce dall'abitudine, non dalla logica.
Questo porta Hume a uno scetticismo teoretico (non possiamo dimostrare razionalmente la causalità) ma anche a un dogmatismo pratico (continuiamo a usarla perché è irresistibile). È il nostro "istinto" che ci guida, non la ragione.
Anche la sostanza viene smantellata. Per Hume non esiste né sostanza materiale né spirituale - sono solo tendenze della mente ad associare percezioni costanti. L'io stesso non è un soggetto permanente, ma un "fascio di percezioni" che si susseguono come attori su un palcoscenico.
La mente non è il teatro, ma solo il susseguirsi delle rappresentazioni. Non c'è un "io" stabile che osserva - ci sono solo percezioni che si collegano tra loro.
💡 Impatto filosofico: Hume ha "svegliato dal sonno dogmatico" Kant, che dovrà rispondere a queste sfide radicali!