La Scuola Eleatica: Parmenide e Zenone
Immagina di dover scegliere tra quello che vedi e quello che pensi - gli Eleati hanno fatto questa scelta radicale! La loro scuola, guidata da Parmenide e Zenone, introduce il concetto più importante della filosofia: l'essere.
Per gli Eleati esistono due modi per conoscere la realtà. I sensi ci mostrano solo l'apparenza delle cose, quello che chiamano Doxa (opinione). La ragione invece ci rivela la vera natura della realtà, l'Aletheia (verità).
Il principio fondamentale di Parmenide è potente nella sua semplicità: "l'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere". In pratica, tutto ciò che esiste deve necessariamente esistere, mentre il nulla è impossibile.
L'essere di Parmenide ha caratteristiche precise: è ingenerato (nessuno l'ha creato), imperituro (non può morire), indivisibile, unico, immobile e immutabile. Per gli Eleati, il divenire - cioè il cambiamento che vediamo intorno a noi - è solo un'illusione dei sensi.
💡 Ricorda: Gli Eleati distinguono tra contingente (ciò che esiste ma potrebbe non esistere) e necessario (ciò che deve per forza esistere).
Zenone, allievo di Parmenide, diventa il "difensore" di queste idee attraverso i suoi famosi paradossi. Usando la dimostrazione per assurdo, attacca due concetti che sembrano ovvi: la molteplicità delle cose e il movimento.
Contro la molteplicità, Zenone ragiona così: se esistono molte cose, quante sono? Se lo spazio è infinitamente divisibile, le cose dovrebbero essere sia finite che infinite - una contraddizione! Quindi l'essere deve essere unico.
I suoi paradossi sul movimento (lo stadio, Achille e la tartaruga, la freccia) dimostrano che quello che chiamiamo movimento è logicamente impossibile, quindi è solo un'illusione dei nostri sensi imperfetti.