La Rivoluzione Scientifica: Un Cambio di Paradigma
Concetti fondamentali della natura e della scienza
La rivoluzione scientifica si fondò su una nuova concezione della natura:
- Natura ordinata - non casuale ma strutturata secondo leggi
- Oggettività - uguale per tutti, non soggetta a interpretazioni
- Causalità - governata da rapporti causa-effetto senza interventi divini
- Leggi naturali - relazioni che permettono calcoli e previsioni
Il metodo scientifico si caratterizzò come:
- Sapere sperimentale - diverso dal semplice empirismo
- Matematico - espresso in linguaggio matematico perché oggettivo
- Intersoggettivamente valido - replicabile e condiviso da più soggetti
- Progressivo e cumulativo - conoscenza che si accumula e migliora nel tempo
Concetto Chiave: La rivoluzione scientifica ha introdotto l'idea di una conoscenza progressiva, dove il sapere si accumula gradualmente e viene perfezionato attraverso esperimenti, osservazioni e formulazioni matematiche.
I protagonisti della rivoluzione astronomica
Giordano Bruno
Bruno fu un filosofo nonastronomo che pose domande fondamentali:
- Infinità dell'universo - perché Dio avrebbe creato qualcosa di finito?
- Pluralità dei mondi - perché limitare la potenza divina a un solo mondo?
- Omogeneità cosmica - identità di struttura tra cielo e terra
- Acentricità dell'universo - in un universo infinito non può esserci un centro
- Universo infinito - idea considerata eretica dalla Chiesa
Tycho Brahe
Prima della rivoluzione scientifica, l'universo era concepito come:
- Sistema chiuso e finito - limitato dalle stelle fisse
- Composto da sfere celesti - 55 sfere tra stelle fisse e Terra
- Movimento circolare uniforme - perfetto perché composto di etere
- Terra imperfetta - formata dai quattro elementi terra,acqua,aria,fuoco
Brahe propose il Sistema Ticonico: pianeti intorno al Sole, ma l'intero sistema ruota attorno alla Terra.
Niccolò Copernico
Primo rivoluzionario, sacerdote polacco che propose:
- Concezione eliocentrica - Sole al centro con pianeti in orbita
- Mantenimento del moto circolare uniforme dei pianeti
- Stelle fisse al di là delle quali risiedeva Dio
La sua opera fu presentata da Osiander solo come ipotesi matematica.
Quesiti anticopernicani che nacquero per contrastare questa teoria:
- Perché i corpi non radicati non si muovono se la Terra si muove?
- Perché non c'è un vento impetuoso costante?
- Perché un masso che cade da una torre arriva al suolo?
Giovanni Keplero
Formulò le leggi del movimento planetario:
- Prima legge: i pianeti hanno orbite ellittiche con il Sole in uno dei fuochi
- Seconda legge: le aree spazzate dal raggio vettore sono proporzionali al tempo
Scoperta Importante: Keplero rivoluzionò l'astronomia abbandonando l'idea dei moti circolari perfetti e dimostrando matematicamente che le orbite planetarie sono ellittiche, contribuendo così a superare definitivamente il modello aristotelico-tolemaico.