La Crisi del Pitagorismo
L'anima, secondo i pitagorici, era un'entità divina separata dal corpo che si reincarnava in un processo di purificazione. Questa visione religiosa si legava alla concezione dell'universo come ordine matematico perfetto.
La filosofia pitagorica si applicava a tutti i campi del sapere. In astronomia, sostenevano che gli astri seguissero traiettorie geometriche dimostrando l'armonia universale. In musica, scoprirono che le relazioni armoniche potevano essere spiegate attraverso rapporti numerici.
Ma poi arrivò il disastro! Ippaso di Metaponto dimostrò l'incommensurabilità della diagonale del quadrato rispetto ai suoi lati. In parole semplici: non esiste un rapporto razionale tra la diagonale e il lato del quadrato - nascevano i numeri irrazionali!
Questa scoperta mandò in crisi l'intero sistema pitagorico, che sosteneva che tutto potesse essere spiegato con numeri naturali e frazioni. Se la realtà conteneva elementi non misurabili razionalmente, come poteva essere un ordine matematico perfetto?
La scoperta provocò dissensi enormi nella scuola. Secondo alcuni resoconti, Ippaso morì per mano dei suoi compagni perché la sua scoperta sfidava i fondamenti del pensiero pitagorico.
Questa crisi aprì la strada ai numeri reali (che includevano infinite cifre decimali), permettendo di nuovo di descrivere matematicamente la realtà, ma dimostrando che l'universo era più complesso di quanto i pitagorici avessero immaginato.
💡 Lezione importante: Anche le teorie più brillanti possono essere messe in crisi da una singola scoperta - ecco perché la scienza deve sempre rimanere aperta al cambiamento!