L'intelletto e le categorie: come pensiamo la realtà
Nell'Analitica trascendentale Kant studia come l'intelletto trasforma le intuizioni sensibili in conoscenza scientifica. L'intelletto è una facoltà attiva che produce rappresentazioni attraverso i concetti puri o categorie.
Le 12 categorie si dividono in quattro gruppi: quantità (unità, pluralità, totalità), qualità (realtà, negazione, limitazione), relazione sostanza−attributo,causa−effetto,azionereciproca e modalità (possibilità, esistenza, necessità).
Queste categorie sono le "supreme funzioni unificatrici" che permettono all'intelletto di formulare giudizi, unendo diverse rappresentazioni in una comune. Sono anche i "predicati primi" che possono essere attribuiti a qualsiasi soggetto di giudizio.
Il problema della deduzione trascendentale riguarda la legittimità dell'uso delle categorie. Perché forme soggettive della mente dovrebbero avere valore oggettivo per conoscere la natura?
💡 Concetto chiave: La soluzione è l'Io penso, struttura mentale universale che unifica tutte le categorie e garantisce l'oggettività della conoscenza scientifica.
L'Io penso è l'unità suprema che rende possibile ogni conoscenza. È la coscienza di sé che accompagna tutte le rappresentazioni, altrimenti non potremmo riconoscerle come nostre. Lo schematismo trascendentale risolve il problema di come categorie pure possano applicarsi a intuizioni empiriche: attraverso schemi temporali prodotti dall'immaginazione.