Fichte: il fondatore dell'idealismo
Fichte rivoluziona tutto! È il fondatore dell'idealismo e parte da una critica feroce a Kant. Secondo lui, è assurdo pensare che esista qualcosa di inconoscibile per il soggetto conoscente. Quindi butta via questa idea e crea l'idealismo: tutto il reale è creazione dell'Io puro.
La sua filosofia si basa su un processo triadico (a tre fasi) super logico:
- Primo atto: l'Io pone se stesso
- Secondo atto: l'Io oppone a sé un non-io (il mondo), che include anche il nostro io finito
- Terzo atto: l'Io capisce che sia l'io empirico che il non-io esistono solo dentro l'Io puro
La realtà è un processo continuo dove l'Io crea il diverso da sé per motivi etici. Deve esercitare lo sforzo morale per superare gli ostacoli (la natura) e perfezionare se stesso. Ma questo perfezionamento non finisce mai - la vita dello spirito è inesauribile!
💡 Trucco memoria: Tesi-Antitesi-Sintesi. Questo schema triadico tornerà anche in Hegel!
Schelling: l'idealista romantico
Schelling è il più romantico degli idealisti tedeschi perché dà un'importanza enorme all'arte e alla religione. Parte criticando Fichte: non gli piace che sacrifichi l'autonomia della natura a favore dello spirito.
Per Schelling all'origine non c'è l'Io di Fichte, ma l'Assoluto - l'unità perfetta di natura e spirito. E qui viene il bello: questo Assoluto non può essere conosciuto dalla filosofia normale, ma solo dall'intuizione estetica!
L'arte diventa attività divina perché riesce a imprimere nelle forme sensibili il senso infinito della bellezza. È come se Dio fosse un "divino poeta" che crea il mondo come un'opera d'arte.
💡 Collegamento importante: Arte e religione si armonizzano, permettendo di intuire la pace tra natura e spirito che è il sogno romantico!