Il Materialismo e la Politica di Hobbes
Per Hobbes esistono e sono conoscibili unicamente i corpi, perché solo essi possono agire e subire azioni. La filosofia si divide quindi in naturale (sui corpi naturali) e civile, quest'ultima suddivisa in etica e politica.
Il geometrismo politico di Hobbes parte da pochi assiomi sulla natura umana per costruire un sistema politico con necessità matematica. L'uomo non è naturalmente buono: ogni associazione nasce dal bisogno o dall'ambizione, non dall'amore verso i simili.
Il timore reciproco deriva dall'uguaglianza naturale (tutti possono uccidere chiunque) e dalla volontà di godere dei beni naturali insufficienti per tutti. Questo crea lo stato di guerra permanente dove nulla può essere giusto o ingiusto, perché non esistono ancora leggi né potere comune.
Nello stato di natura ognuno ha diritto su tutto, compresa la vita altrui. Le leggi naturali (autoconservazione, reciprocità, rispetto dei patti) esistono ma sono inefficaci senza un potere che le faccia rispettare.
💡 Fondamentale: Lo stato di natura è "guerra di tutti contro tutti" non per cattiveria, ma per la struttura stessa della condizione umana.