Il Dialogo: quando la scienza diventa teatro
Il Dialogo sopra i massimi sistemi è un capolavoro di strategia comunicativa. Galileo ha chiesto il permesso a Papa Urbano VIII di scrivere un confronto "imparziale" tra sistema tolemaico e copernicano, ma in realtà ha creato la dimostrazione più convincente della teoria eliocentrica!
L'opera è strutturata come una pièce teatrale ambientata a Venezia, divisa in quattro giornate. Si parte dal rapporto tra Terra e astri, si demolisce il principio di autorità aristotelico (l'ipse dixit), e si arriva alle maree come "prova" del moto terrestre (qui Galileo sbagliava, ma l'intuizione era geniale).
I tre personaggi sono perfetti: Salviati rappresenta Galileo e la scienza moderna, Simplicio difende le vecchie teorie (ed è chiaramente presentato come un ingenuo), mentre Sagredo fa il moderatore curioso. Tutti e tre sembrano persone reali con i loro dubbi e le loro passioni.
Il risultato? Un'opera che convince il lettore attraverso il dialogo e non l'imposizione. Peccato che abbia portato Galileo dritto al processo per eresia! Ma anche Simplicio, alla fine, ammette di non avere il coraggio di cercare la verità da solo.
Strategia narrativa: Galileo usa il dialogo per far sembrare naturale la vittoria delle sue idee, rendendo il lettore partecipe della scoperta della verità.