Hegel: famiglia, società civile e Stato
L'eticità si realizza in tre istituzioni fondamentali. La famiglia è l'unità naturale basata sull'amore, che si compie nel matrimonio, nel patrimonio e nell'educazione dei figli.
La società civile nasce quando i figli escono dalla famiglia e diventano individui indipendenti. È il regno degli interessi economici privati, del conflitto e della competizione. Ha tre compiti essenziali: soddisfare i bisogni, amministrare la giustizia, educare i giovani.
Hegel individua tre classi sociali: agricoltori (legati alla terra), industriali e commercianti (basati su lavoro e intelligenza), funzionari pubblici (dedicati all'interesse generale). Le corporazioni hanno il ruolo di moderare l'egoismo individuale.
Il problema della povertà preoccupa Hegel: vede che la ricchezza si concentra nelle mani di pochi, creando una massa di poveri (la "plebe"). Solo lo Stato può risolvere questa contraddizione.
Rifletti: La società civile è necessaria per lo sviluppo dell'individuo, ma genera anche conflitti che solo lo Stato può risolvere!
Lo Stato è il momento supremo dell'eticità: non è la somma delle volontà individuali, ma l'incarnazione storica dello spirito di un popolo. Hegel arriva quasi a divinizzarlo: "lo Stato è l'ingresso di Dio nel mondo".
La migliore forma di governo è la monarchia costituzionale (come quella prussiana) con tre poteri: legislativo, esecutivo e del principe. Tra gli Stati non c'è autorità superiore, quindi la guerra è inevitabile e perfino benefica perché impedisce ai popoli di impigrire.