La fisica epicurea e l'etica del piacere
La fisica materialistica di Epicuro elimina ogni causa soprannaturale dal mondo. Riprende l'atomismo di Democrito ma introduce il "clinamen" - una deviazione casuale degli atomi che permette gli scontri e, soprattutto, garantisce il libero arbitrio umano.
Gli dei esistono ma vivono negli spazi tra i mondi, beati e indifferenti alle vicende umane. L'anima è corporea e si dissolve con la morte - quindi non c'è nulla da temere dopo la morte.
L'etica del piacere non è edonismo volgare! Epicuro distingue tra piacere stabile assenzadidolore−atarassiaeaponia e piacere in movimento. La felicità sta nel piacere stabile, raggiunto soddisfacendo solo i bisogni naturali e necessari.
La sua classificazione dei bisogni è geniale: naturali e necessari (vitali), naturali ma non necessari (superflui), e vani (artificiali). L'amicizia è il valore supremo, nata dall'utilità ma diventata un bene in sé.
💡 Strategia di vita: Calcola sempre se un piacere vale la pena - rinuncia a quelli che portano dolori maggiori!