La vita e il pensiero atomistico
Democrito, sebbene spesso considerato un presocratico, fu in realtà contemporaneo di Socrate e dei suoi primi discepoli. Nato tra il 460-459 a.C., visse fino a più di cento anni dedicandosi con passione ai suoi studi e viaggiando in Egitto, Etiopia e India per approfondire le sue conoscenze.
La sua concezione fondamentale distingue l'essere (il pieno di materia) dal non essere (il vuoto dove gli atomi si muovono). Secondo Democrito, la materia è costituita da atomi - particelle indivisibili che si muovono nel vuoto, si scontrano e si aggregano formando tutte le cose visibili.
La teoria atomistica rappresenta un'intuizione straordinaria, considerando l'assenza di strumenti scientifici avanzati nell'antichità. Democrito sosteneva che la divisibilità infinita fosse possibile solo in campo logico-matematico, ma non nella realtà fisica: se la materia si dividesse infinitamente, ad un certo punto si dissolverebbe nel non-essere.
💡 Curiosità: La parola "atomo" deriva dal greco e significa letteralmente "indivisibile", riflettendo perfettamente la concezione originaria di Democrito.
Gli atomi secondo Democrito riprendono alcune caratteristiche dell'essere di Parmenide: sono indivisibili, immutabili, ingenerati ed eterni. In questo modo, riesce a conciliare le opposte visioni di Parmenide ed Eraclito, riconoscendo un elemento immutabile (l'atomo) ma anche ammettendo la molteplicità e il divenire.