Il Mondo Fisico e il Dualismo
Dopo aver stabilito la certezza della propria esistenza come essere pensante e quella di Dio, Cartesio affronta il problema dell'esistenza del mondo esterno. Egli nota che le sensazioni non dipendono dalla nostra volontà, e poiché Dio non è ingannatore, le idee degli oggetti sensibili devono corrispondere a realtà effettivamente esistenti.
Secondo Cartesio, gli oggetti fisici presentano due tipi di caratteristiche: le qualità secondarie (sapore, odore, colore) che sono soggettive, e le qualità primarie (estensione, movimento) che sono oggettive e misurabili. Solo queste ultime appartengono realmente ai corpi, mentre le prime dipendono dalla percezione del soggetto.
Ciò porta Cartesio a definire il mondo fisico come res extensa, cioè sostanza estesa, riducibile a pura materia e al movimento delle sue parti. Questa è la seconda sostanza del sistema cartesiano, opposta alla res cogitans (il pensiero).
Il sistema di Cartesio è quindi caratterizzato da un radicale dualismo: da un lato i corpi, ridotti a pura estensione; dall'altro le sostanze pensanti, priva attività di pensiero senza estensione. Per spiegare la loro interazione, Cartesio ipotizza che la ghiandola pineale (epifisi) sia il punto di contatto tra anima e corpo, dove gli "spiriti animali" generano affezioni nell'anima e viceversa.
💡 Il dualismo cartesiano tra res cogitans e res extensa ha creato un problema filosofico che ha influenzato profondamente il pensiero occidentale: come possono interagire due sostanze così radicalmente diverse? Questa questione continua a essere al centro del dibattito sulla mente e sul corpo.