Baruch Spinoza è uno dei più importanti filosofi del XVII secolo, noto per il suo sistema filosofico rivoluzionario che unisce Dio, natura e realtà in un'unica sostanza.
Il pensiero di Spinoza si basa sul concetto che esiste un'unica sostanza infinita, che lui identifica con Dio o la Natura (Deus sive Natura). Questa sostanza si manifesta attraverso infiniti attributi, di cui noi possiamo conoscerne solo due: il pensiero e l'estensione. La sua visione della natura naturans e natura naturata rappresenta rispettivamente la natura come forza creatrice e come insieme di modi finiti che ne derivano. Questa concezione monistica della realtà ha portato alla sua scomunica dalla comunità ebraica di Amsterdam nel 1656, poiché considerata eretica.
Nel suo Trattato teologico-politico, Spinoza sviluppa una critica della superstizione e difende la libertà di pensiero e di espressione. La sua opera principale, l'Etica, scritta secondo il metodo geometrico, espone il suo sistema metafisico completo e la sua teoria delle emozioni. Per Spinoza, la vera libertà consiste nella comprensione razionale della necessità che governa tutte le cose. La beatitudine suprema si raggiunge attraverso la conoscenza intuitiva di Dio/Natura, che ci permette di vedere le cose "sub specie aeternitatis" (dal punto di vista dell'eternità). Il suo pensiero ha influenzato profondamente la filosofia successiva, dalla critica biblica all'illuminismo, fino al romanticismo tedesco e oltre, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per il pensiero moderno.