La filosofia di Schopenhauer: radici culturali e concetti fondamentali
Arthur Schopenhauer (1788-1860) elabora un pensiero filosofico complesso che si pone come punto di incontro tra diverse tradizioni. La sua filosofia attinge da varie fonti, tra cui la teoria delle idee di Platone, l'impostazione gnoseologica di Kant, l'Illuminismo materialistico, la tendenza demistificatrice di Voltaire, i temi romantici dell'infinito e del dolore, e le filosofie orientali.
Il punto di partenza di Schopenhauer è la distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno, che egli reinterpreta in modo originale. Per il filosofo, il fenomeno è pura apparenza e illusione, paragonabile al "Velo di Maya" della filosofia indiana. Il noumeno, invece, è la realtà nascosta dietro questa illusione fenomenica.
Definizione: Il fenomeno per Schopenhauer è la rappresentazione soggettiva, esistente solo nella coscienza del soggetto conoscente.
La rappresentazione, ovvero la realtà in quanto oggetto di conoscenza, ha due aspetti inseparabili: il soggetto rappresentante e l'oggetto rappresentato. Questi due elementi sono interdipendenti e non possono esistere l'uno senza l'altro.
Highlight: Schopenhauer riprende da Kant solo tre forme a priori: spazio, tempo e causalità. La causalità assume un ruolo centrale, diventando l'unica categoria fondamentale.
Il filosofo paragona le forme a priori a vetri sfaccettati, considerando quindi la rappresentazione come un'illusione ingannevole. Questo lo porta a concludere che "la vita è sogno", un tessuto di apparenze o una sorta di incantesimo.
Esempio: Come guardare attraverso occhiali colorati distorce la percezione della realtà, così le forme a priori della conoscenza alterano la nostra comprensione del mondo.
Schopenhauer opera poi un'importante integrazione alla filosofia kantiana, cercando di superare il divario tra fenomeno e noumeno. Egli sostiene che, oltre a conoscerci come rappresentazione, noi ci viviamo anche come corpo, permettendoci di accedere alla cosa in sé del nostro essere: la volontà di vivere.
Vocabolario: La "volontà di vivere" (Wille zum Leben) è il concetto centrale della filosofia di Schopenhauer, intesa come impulso cieco e irrazionale che spinge all'esistenza e all'azione.