I significati dell'essere e la teoria della sostanza
Aristotele affronta la questione fondamentale della metafisica: che cos'è l'essere? Secondo il filosofo, l'essere non ha un significato univoco né equivoco, ma è polivoco, ovvero si dice in molti sensi che hanno però un significato comune di fondo.
Vocabulary: Polivoco: termine che indica un concetto che ha molteplici significati correlati tra loro.
Il filosofo attribuisce all'essere una molteplicità di aspetti:
- L'essere come accidente
- L'essere come categorie (o essere "per sé")
- L'essere come vero
- L'essere come atto e potenza
Definition: Le categorie sono le caratteristiche fondamentali e strutturali dell'essere, ciò che ogni essere ha e non può non avere.
Aristotele identifica dieci categorie principali: sostanza, qualità, quantità, relazione, agire, subire, dove, quando, avere e giacere. Tra queste, la sostanza è considerata la più importante.
Highlight: La sostanza è definita da Aristotele come "l'essere dell'essere" o "l'essenza dell'essere".
Il filosofo introduce il principio di non contraddizione come fondamento del pensiero logico e ontologico. Questo principio afferma che una cosa non può essere e non essere allo stesso tempo e sotto lo stesso rispetto.
Example: Il principio di non contraddizione si applica in logica, matematica e filosofia come base per il ragionamento coerente.
Aristotele concepisce la sostanza come un sinolo, ovvero un'unione indissolubile di forma e materia:
- La forma non è l'aspetto esterno di una cosa, ma la sua natura propria, la struttura che la rende ciò che è.
- La materia è ciò di cui una cosa è fatta.
Vocabulary: Sinolo: termine filosofico che indica l'unione inscindibile di materia e forma in un ente concreto.
In conclusione, la teoria della sostanza di Aristotele rappresenta il culmine della sua metafisica, offrendo una spiegazione della realtà che integra l'aspetto formale e materiale degli enti, superando così il dualismo platonico e ponendo le basi per una comprensione più empirica e sistematica del mondo.