Anassimandro e l'àpeiron
Anassimandro (610-546 a.C. circa), allievo di Talete, propose una teoria più astratta dell'archè, identificandolo nell'àpeiron (ἄπειρον).
Vocabolario: Àpeiron significa "infinito" o "indefinito" in greco antico.
Anassimandro ritenne che l'archè non potesse essere uno dei quattro elementi (acqua, aria, fuoco, terra), ma dovesse essere un principio più fondamentale:
- L'àpeiron è illimitato e indeterminato
- Contiene in sé tutti gli elementi mescolati
- Da esso si separano gli opposti che formano il mondo
Highlight: L'àpeiron di Anassimandro rappresenta un concetto più astratto e filosofico rispetto all'acqua di Talete.
Secondo Anassimandro, il processo di separazione degli opposti dall'àpeiron è ciclico:
- Nascita: distacco dall'àpeiron
- Vita: equilibrio temporaneo degli opposti
- Morte: ritorno all'àpeiron
Quote: "Da dove infatti gli esseri hanno l'origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità" - Anassimandro