Le opere fondamentali
Agostino scrive le sue opere in due periodi distinti. Nel primo periodo 386−395d.C. produce opere come "Vita Beata" e "Il libero arbitrio". Nel secondo periodo 396−430d.C. scrive i suoi capolavori: "Le Confessioni", "La Trinità" e "La Città di Dio".
"Le Confessioni" è un'opera rivoluzionaria perché inaugura il genere autobiografico. Agostino parla di se stesso, dei suoi turbamenti interiori e del suo percorso verso la conversione. È un'opera modernissima, ricca di pathos (emozioni forti) perché racconta anche i suoi peccati senza nascondere nulla.
L'opera ha tre nuclei fondamentali: la conversione (come Dio porta a sé le anime anche attraverso il peccato), l'importanza delle relazioni personali (diversi incontri lo hanno formato) e il valore della verità come testimonianza.
Il lettore ideale di Agostino è un giovane indeciso, una persona in difficoltà come lo era lui da giovane. Scrive per mostrare agli altri come era prima di arrivare a Dio, seguendo il principio che "le parole volano, ma gli scritti rimangono".
Nota bene: "Le Confessioni" è divisa in 9 capitoli sulla conversione più 4 capitoli aggiunti dopo su tematiche generali della filosofia cristiana.