Il segreto della luce caravaggesca
Nella Vocazione di San Matteo, la vera protagonista è la luce. Non è solo illuminazione fisica, ma diventa metafora della grazia divina che squarcia le tenebre dell'ignoranza.
La luce entra da una porta (la stessa da cui sono entrati Cristo e Pietro) e modella le figure facendole emergere dalla penombra. Ogni particolare diventa realisticamente visibile: rughe, stoffe, espressioni.
Il realismo è totale: nessun riferimento sacro esplicito, personaggi vestiti come contemporanei, ambiente quotidiano. Perfino l'aureola di Cristo è quasi invisibile, aggiunta dopo per accontentare i committenti.
Per Caravaggio, l'incontro con Dio può avvenire ovunque, anche nei luoghi più umili e con le persone apparentemente meno degne. Questa è la sua rivoluzione religiosa e artistica.
Tecnica innovativa: Caravaggio dipinge direttamente dalla realtà, senza disegni preparatori, usando la luce per scolpire le forme nell'oscurità.