Basi della Nomenclatura Chimica
Ogni sostanza chimica ha un "nome e cognome" preciso, stabilito dall'IUPAC (l'organizzazione internazionale dei chimici). Non è complicato come sembra - ci sono solo tre sistemi principali da conoscere.
La nomenclatura tradizionale usa suffissi come -oso e -ico per distinguere i composti. La nomenclatura di Stock aggiunge numeri romani tra parentesi per indicare il numero di ossidazione. La nomenclatura IUPAC è più sistematica e usa prefissi numerici.
Due concetti chiave da ricordare: la valenza indica quanti legami può formare un atomo, mentre il numero di ossidazione rappresenta la carica formale che avrebbe quell'atomo nel composto.
Consiglio pratico: Inizia sempre identificando se stai lavorando con metalli o non metalli - questo determina quale regola applicare!
Sali Binari e Idruri
I sali binari sono composti da un metallo e un non metallo. Con la nomenclatura IUPAC scrivi prima il non metallo con il suffisso -uro, poi "di" seguito dal metallo: FeCl₂ diventa "dicloruro di ferro".
Gli idruri contengono sempre idrogeno. Se l'idrogeno è legato a un metallo ha numero di ossidazione -1, se è legato a un non metallo ha +1. La formula è semplice: "idruro di" + nome dell'elemento.
Gli idracidi sono composti binari di idrogeno con alogeni o zolfo. Il nome inizia sempre con "acido" seguito dal non metallo con il suffisso -idrico: HCl è "acido cloridrico".