Il trionfo del cristianesimo e la nuova capitale
Nel 324 Costantino sconfigge definitivamente Licinio a Crisopoli, diventando l'unico imperatore. L'anno dopo convoca il Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico della storia, per combattere l'arianesimo di Ario di Alessandria, che negava la natura divina di Cristo.
La mossa più geniale arriva nel 330: Costantino trasforma Bisanzio in Costantinopoli, la nuova capitale imperiale. Questa città cristiana ha una posizione strategica perfetta per controllare le vie commerciali tra Europa e Asia. È proiettata verso l'Oriente e diventerà il cuore del futuro Impero Bizantino.
Alla morte di Costantino nel 337, l'impero entra in una nuova fase di instabilità. I suoi tre figli si dividono il potere, ma le lotte dinastiche portano al regno solitario di Giuliano l'Apostata (361-363). Questo imperatore tenta di restaurare la religione pagana con riforme non violente, escludendo però i cristiani dalle cariche pubbliche.
Da ricordare: Giuliano muore nel 363 durante una campagna contro i Sasanidi, ponendo fine alla dinastia di Costantino e ai tentativi di restaurazione pagana.