La Fine dell'Impero d'Occidente
Nel 395 Teodosio morì dividendo l'impero tra i figli Arcadio (Oriente) e Onorio (Occidente). Il vero potere in Occidente lo prese Stilicone, tutore del piccolo Onorio, che spostò la capitale a Ravenna per difenderla meglio.
Nel 410 arrivò la catastrofe: Alarico e i Visigoti saccheggiarono Roma per tre giorni. Fu uno shock psicologico enorme - la città eterna violata dai barbari! Dopo la morte di Alarico, i Visigoti fondarono il primo regno barbarico in Gallia con capitale Tolosa.
Il nemico più temibile furono gli Unni di Attila. Questo popolo nomade aveva creato un impero dall'Europa orientale e nel 451 invase la Gallia. Solo l'alleanza tra Romani e Visigoti li fermò ai Campi Catalaunici. Nel 452 Attila puntò su Roma, ma papa Leone I lo fermò sul Mincio con un accordo diplomatico.
L'ultimo atto si consumò nel 476: Odoacre, re degli Eruli, depose Romolo Augustolo (ironicamente chiamato "piccolo Augusto") e rispedì le insegne imperiali a Costantinopoli. L'Impero Romano d'Occidente era finito.
Da quel momento l'Italia fu governata da re barbarici fino all'800, quando Carlo Magno fondò il Sacro Romano Impero. Un'era di mille anni si chiudeva, ma ne iniziava una nuova: il Medioevo.
💡 Ironia della storia: L'ultimo imperatore romano si chiamava Romolo come il fondatore di Roma, ma finì i suoi giorni in esilio in Campania con una pensione!