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Argomenti Storici per la Maturità 2023

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A

Arianna

23/11/2025

Storia

storia

2558

23 nov 2025

30 pagine

Argomenti Storici per la Maturità 2023

A

Arianna

@ariannadellerba_ckts

Ti stai per immergere nel periodo più dinamico e contraddittorio... Mostra di più

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La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

La società di massa della Belle Époque

Immagina un'epoca in cui tutto cambia velocemente: nascono i colletti bianchi, si formano i primi partiti di massa e milioni di persone iniziano a partecipare alla vita politica. Questo è quello che succede durante la Belle Époque, quando l'Europa vive una trasformazione radicale.

La seconda rivoluzione industriale crea una società completamente nuova. Il settore terziario diventa sempre più importante e nasce una nuova classe sociale: la piccola borghesia. Gli impiegati vengono chiamati "colletti bianchi" per distinguerli dagli operai delle fabbriche, le famose "tute blu".

Il grande cambiamento politico arriva con l'introduzione del suffragio universale maschile. In Italia questo diritto arriva solo nel 1912! Di conseguenza, tutti i movimenti politici devono organizzarsi per conquistare milioni di elettori, dando vita ai moderni partiti politici di massa.

Curiosità: Il termine "sciopero" diventa per la prima volta uno strumento di lotta di massa. È l'epoca delle grandi organizzazioni sindacali come le Trade Unions e la Confederazione Generale del Lavoro, che contano milioni di iscritti!

La società si divide in quattro grandi correnti di pensiero: i conservatori (che temono i cambiamenti), i socialisti (che vogliono una società più giusta), i liberali (che esaltano la libertà economica) e la Chiesa cattolica (che condanna sia il socialismo che il libero mercato). All'interno del movimento socialista si impone la tendenza marxista, che vede nella rivoluzione l'unico modo per migliorare le condizioni del proletariato.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

I partiti socialisti e la Seconda Internazionale

I partiti socialisti nascono come funghi in tutta Europa, seguendo il modello del primo: il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) del 1875. In Francia il movimento si unifica solo nel 1905, mentre in Italia nasce il Partito Socialista Italiano nel 1895 sotto la guida di Filippo Turati.

La Gran Bretagna fa storia a sé: qui il marxismo non attecchisce e nasce invece il Partito Laburista nel 1906, espressione diretta del movimento operaio. Tutti questi partiti hanno obiettivi comuni: superare il capitalismo, gestire l'economia in modo sociale ed essere internazionalisti e pacifisti.

Nel 1889 nasce la Seconda Internazionale Socialista a Parigi, che stabilisce la giornata lavorativa di 8 ore e proclama il 1° maggio come giornata mondiale di lotta. Ma presto emergono due tendenze opposte: quella revisionista (che vuole le riforme graduali) e quella ortodossa (che vuole la rivoluzione violenta).

Nota bene: Il sindacalismo rivoluzionario francese punta tutto sul "grande sciopero generale" che dovrebbe far crollare la società borghese. Questa strategia contribuirà a rendere più teso il clima prima della Grande Guerra.

La Chiesa cattolica risponde con la Rerum Novarum (1891) di Papa Leone XIII, che condanna sia il capitalismo selvaggio che il socialismo. Nasce la democrazia cristiana con Romolo Murri, ma il non expedit (il divieto per i cattolici di partecipare alla politica italiana) verrà eliminato solo nel 1919 con la nascita del Partito Popolare di Luigi Sturzo.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

Suffragette, nazionalismo e razzismo

Le donne lavorano in fabbrica ma sono doppiamente discriminate: guadagnano meno degli uomini e non possono votare. Per questo nascono le suffragette in Inghilterra e Stati Uniti, donne borghesi che lottano per la completa parità tra uomo e donna.

Nel frattempo, gli stati iniziano a creare i primi sistemi di welfare: assicurazioni per infortuni, pensioni di vecchiaia, sussidi di disoccupazione. Per finanziare tutto questo servono più tasse e maggiori interventi statali nell'economia.

La Belle Époque sembra un periodo di pace e benessere, ma in realtà crescono tensioni pericolose. Il nazionalismo diventa aggressivo e militaresco: quello francese vuole la rivincita contro la Germania, quello italiano rivendica Trento e Trieste, quello tedesco predica il pangermanesimo e l'antisemitismo.

Attenzione: Nascono i grandi eserciti di massa con il servizio militare obbligatorio. All'inizio gli stati resistevano per due motivi: i costi enormi e la paura di dare le armi a masse potenzialmente rivoluzionarie.

Il razzismo si diffonde come "scienza", con teorici come Gobineau che proclama la superiorità della razza ariana. Negli Stati Uniti nasce il Ku Klux Klan (1865) che terrorizza i neri con i suoi cappucci bianchi e le croci infuocate. Particolarmente pericoloso è l'antisemitismo, alimentato dal falso documento "Protocolli dei Savi di Sion", che descrive un inesistente complotto ebraico mondiale.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

L'affare Dreyfus e le tensioni europee

L'affare Dreyfus (1894-1906) mostra quanto sia pericoloso l'antisemitismo. Il capitano ebreo Alfred Dreyfus viene accusato ingiustamente di spionaggio per la Germania. Anche quando emergono prove della sua innocenza, viene comunque condannato ai lavori forzati. Solo l'intervento di intellettuali come Émile Zola con il suo "J'accuse" porta alla verità: Dreyfus era innocente.

L'impero austro-ungarico è una polveriera pronta a esplodere. Il paese è arretrato economicamente e diviso etnicamente. La duplice monarchia del 1867 ha dato privilegi agli ungheresi, ma tutte le altre nazionalità (cechi, slavi, croati) vogliono l'indipendenza. Si pensa a un progetto trialistico per creare un terzo polo slavo, ma serbi e croati preferiscono uno stato indipendente.

Il sistema delle alleanze divide l'Europa in due blocchi: la Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) contro la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia). È un equilibrio pericoloso: se uno stato attacca, tutta l'Europa entra in guerra.

Fatto cruciale: I Balcani sono il punto più pericoloso. Austria, Russia, Italia e Gran Bretagna hanno tutti interessi contrastanti in quest'area. La Serbia, vittoriosa nelle guerre balcaniche, vuole ancora Bosnia-Erzegovina e sbocco sul mare.

Le grandi potenze si preparano al conflitto: Germania e Gran Bretagna competono per la supremazia mondiale, la Francia vuole la rivincita, la Russia punta ai Balcani. Il nazionalismo e il militarismo rendono la guerra quasi inevitabile.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

L'età giolittiana: progresso e contraddizioni

Giovanni Giolitti domina la politica italiana dal 1901 al 1914, un periodo che coincide con il decollo industriale del paese. Il tasso di crescita arriva al 6,5% e nasce il famoso triangolo industriale TorinoMilanoGenovaTorino-Milano-Genova. Migliorano siderurgia, industria elettrica e meccanica, ma solo al Nord.

Giolitti ha un "doppio volto": democratico al Nord, conservatore al Sud. Al settentrione permette scioperi, mantiene neutralità del governo nei conflitti sindacali e fa importanti riforme: orario massimo di 10 ore, Cassa Nazionale per invalidità e vecchiaia, tutela della maternità.

Al Sud invece usa clientele e corruzione per controllare i voti. I prefetti impediscono comizi agli oppositori, le forze dell'ordine arrestano sindacalisti, i salari scendono. Lo storico Salvemini lo definisce "ministro della malavita".

Conseguenza drammatica: Il divario Nord-Sud provoca la grande emigrazione. Dal 1876 al 1900 partono 5,3 milioni di persone, dal 1900 al 1914 altri 9 milioni! Un esodo biblico per un paese di 27 milioni di abitanti.

Giolitti cerca l'alleanza con i socialisti riformisti di Turati contro i massimalisti di Mussolini, ma non ci riesce. Nel 1912 introduce il suffragio universale maschile (da 3,3 a 8,6 milioni di elettori) e fa il Patto Gentiloni con i cattolici: loro votano i liberali purché difendano la Chiesa.

La guerra di Libia (1911-1912) contro la Turchia porta prestigio ma anche tensioni. Quando scoppia la crisi internazionale del 1914, l'età giolittiana è finita e Antonio Salandra sostituisce Giolitti con metodi molto più autoritari.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

La cultura italiana e verso la guerra

Durante l'età giolittiana si diffonde la cultura di massa in Italia. Gabriele D'Annunzio interpreta il superuomo di Nietzsche e diventa il primo intellettuale a capire il carattere spettacolare della società moderna. Cesare Lombroso inventa l'antropologia criminale distinguendo tra "delinquente nato" e "criminale d'occasione".

Il Futurismo di Marinetti è l'unico movimento italiano con respiro internazionale: esalta la violenza, la velocità, la tecnologia e rifiuta completamente il passato. È un movimento che prepara culturalmente la guerra.

Il 28 giugno 1914 l'attentato di Sarajevo uccide l'arciduca Francesco Ferdinando. L'Austria invia un ultimatum alla Serbia, che lo rifiuta. Il 28 luglio scoppia la guerra: in pochi giorni tutta l'Europa è in fiamme per il gioco delle alleanze.

Meccanismo fatale: Il piano tedesco Schlieffen prevede di attaccare la Francia passando per Belgio e Lussemburgo. Questo porta la Gran Bretagna in guerra. Sul fronte orientale la Germania sconfigge la Russia a Tannenberg, ma in Francia viene fermata sulla Marna dopo 500.000 morti.

L'Italia si dichiara neutrale perché la Triplice Alleanza prevedeva solo guerre difensive. Si forma il dibattito tra neutralisti (Giolitti, socialisti, cattolici, la maggioranza del popolo) e interventisti (nazionalisti, irredentisti, D'Annunzio, Mussolini che abbandona il socialismo).

Il Patto di Londra (26 aprile 1915) è un accordo segreto: l'Italia promette di entrare in guerra entro un mese in cambio di Trento, Trieste, Sud Tirolo, Istria e parte dell'Albania. Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria, contro la volontà del Parlamento.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

La Grande Guerra: dalle trincee al crollo

La prima guerra mondiale (1914-1918) è il primo conflitto industriale della storia. Le cause sono politiche (rivalità tra stati, crisi dei Balcani), economiche (competizione per colonie e mercati), militari (corsa agli armamenti) e culturali (nazionalismo, razzismo).

Sul fronte italiano il generale Cadorna sceglie la tattica degli attacchi frontali sull'Isonzo e sul Carso. Le prime quattro battaglie giugnodicembre1915giugno-dicembre 1915 causano migliaia di morti per nulla. Nel 1916 gli austriaci lanciano la Strafexpedition (spedizione punitiva) ma vengono fermati; gli italiani conquistano Gorizia.

La guerra diventa guerra di posizione con le trincee. I soldati vivono in condizioni disastrose, circondati da fango, topi e cadaveri. La disciplina è durissima: Cadorna punisce ogni mancanza e introduce le decimazioni.

Innovazioni terribili: Per la prima volta si usano gas velenosi, carri armati, aviazione militare e sottomarini. La tecnologia al servizio della morte raggiunge livelli mai visti.

Il 1917 è l'anno decisivo: la Russia esce dalla guerra dopo la Rivoluzione di Ottobre, ma gli Stati Uniti entrano nel conflitto. Il 24 ottobre la disfatta di Caporetto causa 400.000 perdite italiane. Cadorna viene sostituito da Diaz che riorganizza l'esercito sulla linea del Piave.

La guerra diventa totale: non solo gli eserciti, ma tutta la popolazione viene mobilitata. Lo stato controlla l'economia, raziona il cibo, fa propaganda massiccia. È la prima guerra moderna che coinvolge anche i civili.

La società di massa della belle époque
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Il genocidio armeno e la fine del conflitto

Il coinvolgimento delle popolazioni civili raggiunge l'orrore assoluto con il genocidio degli Armeni (1915). Il governo turco decide l'eliminazione sistematica di questo popolo cristiano: circa un milione di persone vengono deportate nel deserto e lasciate morire di fame, sete e malattie.

Il 1917 è l'anno della svolta. L'entrata degli Stati Uniti in guerra compensa l'uscita della Russia. I tedeschi intensificano la guerra sottomarina ma provocano la reazione americana. La Russia firma la pace di Brest-Litovsk, cedendo Polonia, paesi baltici e Ucraina.

Caporetto (24 ottobre 1917) è una tragedia ma anche un punto di svolta per l'Italia. La disfatta ha cause militari (offensiva ben condotta dagli austriaci) e morali (sfiducia diffusa tra i soldati). Il nuovo comando di Diaz riorganizza l'esercito con disciplina meno severa e migliore addestramento.

Il crollo finale: Nel 1918 gli imperi centrali sono allo stremo. Il blocco economico dell'Intesa funziona, l'economia tedesca crolla. L'offensiva tedesca in Francia fallisce, l'Austria-Ungheria si disintegra con l'indipendenza di Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia.

La battaglia di Vittorio Veneto (29 ottobre 1918) segna la vittoria italiana definitiva. Il 3 novembre viene firmato l'armistizio di Villa Giusti. L'11 novembre anche la Germania si arrende: dopo 4 anni e 15 milioni di morti, la Grande Guerra è finita.

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L'inferno delle trincee e la mobilitazione totale

Le trincee diventano il simbolo della Grande Guerra. Chilometri di fossi scavati nel terreno dove i soldati vivono per mesi in condizioni disumane: fango, topi, pidocchi, odore di morte. La tensione è continua, la paura dell'assalto costante.

La tecnologia della morte fa passi da gigante: gas velenosi che uccidono per soffocamento, mitragliatrici che falciano le fanterie, artiglieria pesante che distrugge tutto. La radiofonia permette di coordinare le operazioni, l'aviazione fa la sua comparsa, i carri armati cercano di rompere gli stalli del fronte.

Per la prima volta nella storia la guerra diventa totale: non solo gli eserciti, ma tutta la popolazione viene coinvolta. Lo stato prende il controllo dell'economia, raziona il cibo, controlla la produzione industriale. È la fine del liberismo ottocentesco.

Propaganda di massa: I governi usano tutti i mezzi per sostenere il morale: manifesti, giornali, cinema. È la prima guerra in cui l'opinione pubblica diventa decisive quanto i cannoni.

I socialisti si dividono: molti partiti abbandonano l'internazionalismo per sostenere la propria nazione. Solo una minoranza mantiene le posizioni pacifiste, come Lenin in Russia o i socialisti italiani che rimangono neutralisti.

La guerra trasforma la società: le donne entrano in fabbrica sostituendo gli uomini al fronte, lo stato aumenta enormemente i suoi poteri, l'economia viene completamente militarizzata. Niente sarà più come prima.

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Dalla rivoluzione russa alla pace

Il 1917 cambia tutto: a marzo cade lo zar Nicola II e nasce la repubblica russa di Kerenskij, ma a ottobre Lenin e i bolscevichi prendono il potere. La Russia esce dalla guerra con la pace di Brest-Litovsk: un successo tattico per la Germania che però arriva troppo tardi.

Gli Stati Uniti entrano in guerra ad aprile 1917 perché i tedeschi affondano anche le navi americane con la guerra sottomarina. L'arrivo del "gigante americano" cambia gli equilibri: risorse fresche, soldati riposati, capacità industriale enorme.

L'Austria-Ungheria si disgrega: muore l'imperatore Francesco Giuseppe (novembre 1916), le nazionalità proclamano l'indipendenza, l'esercito si sfalda. Anche la Germania è allo stremo: il blocco navale inglese causa fame e malcontento, l'economia di guerra non regge più.

La resa finale: Il 29 settembre 1918 si arrende la Bulgaria, il 30 ottobre la Turchia, il 3 novembre l'Austria dopo la sconfitta di Vittorio Veneto. L'11 novembre anche la Germania firma l'armistizio: Guglielmo II abdica e nasce la Repubblica di Weimar.

I trattati di pace di Parigi (1919) ridisegnano l'Europa. I "Quattro Grandi" (Clemenceau, Lloyd George, Wilson, Orlando) decidono il destino del continente. Wilson presenta i suoi 14 punti basati sull'autodeterminazione dei popoli, ma prevalgono le logiche di vendetta e spartizione.

La Grande Guerra è finita, ma le sue conseguenze cambieranno per sempre il mondo: quattro imperi sono crollati, milioni di morti, economie distrutte, società trasformate. È l'inizio del "secolo breve" e della modernità come la conosciamo.



Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

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Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

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Stefano S

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Anna

utente iOS

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Anastasia

utente Android

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Francesca

utente Android

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Marianna

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Sudenaz Ocak

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Greenlight Bonnie

utente Android

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Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

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Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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Anastasia

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Francesca

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Marianna

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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

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Greenlight Bonnie

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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

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Chiara

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Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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2558

23 nov 2025

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A

Arianna

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Curiosità: Il termine "sciopero" diventa per la prima volta uno strumento di lotta di massa. È l'epoca delle grandi organizzazioni sindacali come le Trade Unions e la Confederazione Generale del Lavoro, che contano milioni di iscritti!

La società si divide in quattro grandi correnti di pensiero: i conservatori (che temono i cambiamenti), i socialisti (che vogliono una società più giusta), i liberali (che esaltano la libertà economica) e la Chiesa cattolica (che condanna sia il socialismo che il libero mercato). All'interno del movimento socialista si impone la tendenza marxista, che vede nella rivoluzione l'unico modo per migliorare le condizioni del proletariato.

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La Gran Bretagna fa storia a sé: qui il marxismo non attecchisce e nasce invece il Partito Laburista nel 1906, espressione diretta del movimento operaio. Tutti questi partiti hanno obiettivi comuni: superare il capitalismo, gestire l'economia in modo sociale ed essere internazionalisti e pacifisti.

Nel 1889 nasce la Seconda Internazionale Socialista a Parigi, che stabilisce la giornata lavorativa di 8 ore e proclama il 1° maggio come giornata mondiale di lotta. Ma presto emergono due tendenze opposte: quella revisionista (che vuole le riforme graduali) e quella ortodossa (che vuole la rivoluzione violenta).

Nota bene: Il sindacalismo rivoluzionario francese punta tutto sul "grande sciopero generale" che dovrebbe far crollare la società borghese. Questa strategia contribuirà a rendere più teso il clima prima della Grande Guerra.

La Chiesa cattolica risponde con la Rerum Novarum (1891) di Papa Leone XIII, che condanna sia il capitalismo selvaggio che il socialismo. Nasce la democrazia cristiana con Romolo Murri, ma il non expedit (il divieto per i cattolici di partecipare alla politica italiana) verrà eliminato solo nel 1919 con la nascita del Partito Popolare di Luigi Sturzo.

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Suffragette, nazionalismo e razzismo

Le donne lavorano in fabbrica ma sono doppiamente discriminate: guadagnano meno degli uomini e non possono votare. Per questo nascono le suffragette in Inghilterra e Stati Uniti, donne borghesi che lottano per la completa parità tra uomo e donna.

Nel frattempo, gli stati iniziano a creare i primi sistemi di welfare: assicurazioni per infortuni, pensioni di vecchiaia, sussidi di disoccupazione. Per finanziare tutto questo servono più tasse e maggiori interventi statali nell'economia.

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Attenzione: Nascono i grandi eserciti di massa con il servizio militare obbligatorio. All'inizio gli stati resistevano per due motivi: i costi enormi e la paura di dare le armi a masse potenzialmente rivoluzionarie.

Il razzismo si diffonde come "scienza", con teorici come Gobineau che proclama la superiorità della razza ariana. Negli Stati Uniti nasce il Ku Klux Klan (1865) che terrorizza i neri con i suoi cappucci bianchi e le croci infuocate. Particolarmente pericoloso è l'antisemitismo, alimentato dal falso documento "Protocolli dei Savi di Sion", che descrive un inesistente complotto ebraico mondiale.

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L'affare Dreyfus e le tensioni europee

L'affare Dreyfus (1894-1906) mostra quanto sia pericoloso l'antisemitismo. Il capitano ebreo Alfred Dreyfus viene accusato ingiustamente di spionaggio per la Germania. Anche quando emergono prove della sua innocenza, viene comunque condannato ai lavori forzati. Solo l'intervento di intellettuali come Émile Zola con il suo "J'accuse" porta alla verità: Dreyfus era innocente.

L'impero austro-ungarico è una polveriera pronta a esplodere. Il paese è arretrato economicamente e diviso etnicamente. La duplice monarchia del 1867 ha dato privilegi agli ungheresi, ma tutte le altre nazionalità (cechi, slavi, croati) vogliono l'indipendenza. Si pensa a un progetto trialistico per creare un terzo polo slavo, ma serbi e croati preferiscono uno stato indipendente.

Il sistema delle alleanze divide l'Europa in due blocchi: la Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) contro la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia). È un equilibrio pericoloso: se uno stato attacca, tutta l'Europa entra in guerra.

Fatto cruciale: I Balcani sono il punto più pericoloso. Austria, Russia, Italia e Gran Bretagna hanno tutti interessi contrastanti in quest'area. La Serbia, vittoriosa nelle guerre balcaniche, vuole ancora Bosnia-Erzegovina e sbocco sul mare.

Le grandi potenze si preparano al conflitto: Germania e Gran Bretagna competono per la supremazia mondiale, la Francia vuole la rivincita, la Russia punta ai Balcani. Il nazionalismo e il militarismo rendono la guerra quasi inevitabile.

La società di massa della belle époque
Gli Stati, i partiti e i sindacati. In questo periodo non si produce più ciò che si consuma ma si par

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L'età giolittiana: progresso e contraddizioni

Giovanni Giolitti domina la politica italiana dal 1901 al 1914, un periodo che coincide con il decollo industriale del paese. Il tasso di crescita arriva al 6,5% e nasce il famoso triangolo industriale TorinoMilanoGenovaTorino-Milano-Genova. Migliorano siderurgia, industria elettrica e meccanica, ma solo al Nord.

Giolitti ha un "doppio volto": democratico al Nord, conservatore al Sud. Al settentrione permette scioperi, mantiene neutralità del governo nei conflitti sindacali e fa importanti riforme: orario massimo di 10 ore, Cassa Nazionale per invalidità e vecchiaia, tutela della maternità.

Al Sud invece usa clientele e corruzione per controllare i voti. I prefetti impediscono comizi agli oppositori, le forze dell'ordine arrestano sindacalisti, i salari scendono. Lo storico Salvemini lo definisce "ministro della malavita".

Conseguenza drammatica: Il divario Nord-Sud provoca la grande emigrazione. Dal 1876 al 1900 partono 5,3 milioni di persone, dal 1900 al 1914 altri 9 milioni! Un esodo biblico per un paese di 27 milioni di abitanti.

Giolitti cerca l'alleanza con i socialisti riformisti di Turati contro i massimalisti di Mussolini, ma non ci riesce. Nel 1912 introduce il suffragio universale maschile (da 3,3 a 8,6 milioni di elettori) e fa il Patto Gentiloni con i cattolici: loro votano i liberali purché difendano la Chiesa.

La guerra di Libia (1911-1912) contro la Turchia porta prestigio ma anche tensioni. Quando scoppia la crisi internazionale del 1914, l'età giolittiana è finita e Antonio Salandra sostituisce Giolitti con metodi molto più autoritari.

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La cultura italiana e verso la guerra

Durante l'età giolittiana si diffonde la cultura di massa in Italia. Gabriele D'Annunzio interpreta il superuomo di Nietzsche e diventa il primo intellettuale a capire il carattere spettacolare della società moderna. Cesare Lombroso inventa l'antropologia criminale distinguendo tra "delinquente nato" e "criminale d'occasione".

Il Futurismo di Marinetti è l'unico movimento italiano con respiro internazionale: esalta la violenza, la velocità, la tecnologia e rifiuta completamente il passato. È un movimento che prepara culturalmente la guerra.

Il 28 giugno 1914 l'attentato di Sarajevo uccide l'arciduca Francesco Ferdinando. L'Austria invia un ultimatum alla Serbia, che lo rifiuta. Il 28 luglio scoppia la guerra: in pochi giorni tutta l'Europa è in fiamme per il gioco delle alleanze.

Meccanismo fatale: Il piano tedesco Schlieffen prevede di attaccare la Francia passando per Belgio e Lussemburgo. Questo porta la Gran Bretagna in guerra. Sul fronte orientale la Germania sconfigge la Russia a Tannenberg, ma in Francia viene fermata sulla Marna dopo 500.000 morti.

L'Italia si dichiara neutrale perché la Triplice Alleanza prevedeva solo guerre difensive. Si forma il dibattito tra neutralisti (Giolitti, socialisti, cattolici, la maggioranza del popolo) e interventisti (nazionalisti, irredentisti, D'Annunzio, Mussolini che abbandona il socialismo).

Il Patto di Londra (26 aprile 1915) è un accordo segreto: l'Italia promette di entrare in guerra entro un mese in cambio di Trento, Trieste, Sud Tirolo, Istria e parte dell'Albania. Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria, contro la volontà del Parlamento.

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La Grande Guerra: dalle trincee al crollo

La prima guerra mondiale (1914-1918) è il primo conflitto industriale della storia. Le cause sono politiche (rivalità tra stati, crisi dei Balcani), economiche (competizione per colonie e mercati), militari (corsa agli armamenti) e culturali (nazionalismo, razzismo).

Sul fronte italiano il generale Cadorna sceglie la tattica degli attacchi frontali sull'Isonzo e sul Carso. Le prime quattro battaglie giugnodicembre1915giugno-dicembre 1915 causano migliaia di morti per nulla. Nel 1916 gli austriaci lanciano la Strafexpedition (spedizione punitiva) ma vengono fermati; gli italiani conquistano Gorizia.

La guerra diventa guerra di posizione con le trincee. I soldati vivono in condizioni disastrose, circondati da fango, topi e cadaveri. La disciplina è durissima: Cadorna punisce ogni mancanza e introduce le decimazioni.

Innovazioni terribili: Per la prima volta si usano gas velenosi, carri armati, aviazione militare e sottomarini. La tecnologia al servizio della morte raggiunge livelli mai visti.

Il 1917 è l'anno decisivo: la Russia esce dalla guerra dopo la Rivoluzione di Ottobre, ma gli Stati Uniti entrano nel conflitto. Il 24 ottobre la disfatta di Caporetto causa 400.000 perdite italiane. Cadorna viene sostituito da Diaz che riorganizza l'esercito sulla linea del Piave.

La guerra diventa totale: non solo gli eserciti, ma tutta la popolazione viene mobilitata. Lo stato controlla l'economia, raziona il cibo, fa propaganda massiccia. È la prima guerra moderna che coinvolge anche i civili.

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Il genocidio armeno e la fine del conflitto

Il coinvolgimento delle popolazioni civili raggiunge l'orrore assoluto con il genocidio degli Armeni (1915). Il governo turco decide l'eliminazione sistematica di questo popolo cristiano: circa un milione di persone vengono deportate nel deserto e lasciate morire di fame, sete e malattie.

Il 1917 è l'anno della svolta. L'entrata degli Stati Uniti in guerra compensa l'uscita della Russia. I tedeschi intensificano la guerra sottomarina ma provocano la reazione americana. La Russia firma la pace di Brest-Litovsk, cedendo Polonia, paesi baltici e Ucraina.

Caporetto (24 ottobre 1917) è una tragedia ma anche un punto di svolta per l'Italia. La disfatta ha cause militari (offensiva ben condotta dagli austriaci) e morali (sfiducia diffusa tra i soldati). Il nuovo comando di Diaz riorganizza l'esercito con disciplina meno severa e migliore addestramento.

Il crollo finale: Nel 1918 gli imperi centrali sono allo stremo. Il blocco economico dell'Intesa funziona, l'economia tedesca crolla. L'offensiva tedesca in Francia fallisce, l'Austria-Ungheria si disintegra con l'indipendenza di Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia.

La battaglia di Vittorio Veneto (29 ottobre 1918) segna la vittoria italiana definitiva. Il 3 novembre viene firmato l'armistizio di Villa Giusti. L'11 novembre anche la Germania si arrende: dopo 4 anni e 15 milioni di morti, la Grande Guerra è finita.

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L'inferno delle trincee e la mobilitazione totale

Le trincee diventano il simbolo della Grande Guerra. Chilometri di fossi scavati nel terreno dove i soldati vivono per mesi in condizioni disumane: fango, topi, pidocchi, odore di morte. La tensione è continua, la paura dell'assalto costante.

La tecnologia della morte fa passi da gigante: gas velenosi che uccidono per soffocamento, mitragliatrici che falciano le fanterie, artiglieria pesante che distrugge tutto. La radiofonia permette di coordinare le operazioni, l'aviazione fa la sua comparsa, i carri armati cercano di rompere gli stalli del fronte.

Per la prima volta nella storia la guerra diventa totale: non solo gli eserciti, ma tutta la popolazione viene coinvolta. Lo stato prende il controllo dell'economia, raziona il cibo, controlla la produzione industriale. È la fine del liberismo ottocentesco.

Propaganda di massa: I governi usano tutti i mezzi per sostenere il morale: manifesti, giornali, cinema. È la prima guerra in cui l'opinione pubblica diventa decisive quanto i cannoni.

I socialisti si dividono: molti partiti abbandonano l'internazionalismo per sostenere la propria nazione. Solo una minoranza mantiene le posizioni pacifiste, come Lenin in Russia o i socialisti italiani che rimangono neutralisti.

La guerra trasforma la società: le donne entrano in fabbrica sostituendo gli uomini al fronte, lo stato aumenta enormemente i suoi poteri, l'economia viene completamente militarizzata. Niente sarà più come prima.

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Dalla rivoluzione russa alla pace

Il 1917 cambia tutto: a marzo cade lo zar Nicola II e nasce la repubblica russa di Kerenskij, ma a ottobre Lenin e i bolscevichi prendono il potere. La Russia esce dalla guerra con la pace di Brest-Litovsk: un successo tattico per la Germania che però arriva troppo tardi.

Gli Stati Uniti entrano in guerra ad aprile 1917 perché i tedeschi affondano anche le navi americane con la guerra sottomarina. L'arrivo del "gigante americano" cambia gli equilibri: risorse fresche, soldati riposati, capacità industriale enorme.

L'Austria-Ungheria si disgrega: muore l'imperatore Francesco Giuseppe (novembre 1916), le nazionalità proclamano l'indipendenza, l'esercito si sfalda. Anche la Germania è allo stremo: il blocco navale inglese causa fame e malcontento, l'economia di guerra non regge più.

La resa finale: Il 29 settembre 1918 si arrende la Bulgaria, il 30 ottobre la Turchia, il 3 novembre l'Austria dopo la sconfitta di Vittorio Veneto. L'11 novembre anche la Germania firma l'armistizio: Guglielmo II abdica e nasce la Repubblica di Weimar.

I trattati di pace di Parigi (1919) ridisegnano l'Europa. I "Quattro Grandi" (Clemenceau, Lloyd George, Wilson, Orlando) decidono il destino del continente. Wilson presenta i suoi 14 punti basati sull'autodeterminazione dei popoli, ma prevalgono le logiche di vendetta e spartizione.

La Grande Guerra è finita, ma le sue conseguenze cambieranno per sempre il mondo: quattro imperi sono crollati, milioni di morti, economie distrutte, società trasformate. È l'inizio del "secolo breve" e della modernità come la conosciamo.

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

App Store

4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

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Anna

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Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

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Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

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Greenlight Bonnie

utente Android

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Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

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Chiara

utente IOS

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Andrea

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