Il Concilio di Trento e la risposta cattolica
La Chiesa cattolica non rimase a guardare. Nel 1545 Papa Paolo III convocò il Concilio di Trento per rispondere alla sfida protestante. I lavori durarono fino al 1563 con lunghe interruzioni, e fin dall'inizio fu chiaro che non ci sarebbe stato dialogo con i protestanti.
Il Concilio si divise in tre fasi fondamentali. Nella prima vennero confermate tutte le dottrine cattoliche respingendo le tesi protestanti: le buone opere sono necessarie per la salvezza, solo la Chiesa può interpretare le Scritture, i sacramenti sono sette, e il culto della Madonna e dei santi è valido.
La terza fase si occupò di riforme pratiche: confermato il celibato dei preti, istituiti i seminari per formare meglio il clero, e proibito ai vescovi di accumulare benefici. Tutte decisioni ratificate da Pio IV nel 1564.
Nacque così la Controriforma (o Riforma cattolica), che si diffuse in Francia, Austria, Germania meridionale e Belgio. Non fu solo una reazione al protestantesimo, ma anche il completamento di progetti di riforma già esistenti nel cattolicesimo.
📚 Approfondimento: Il termine "Controriforma" è dibattuto - alcuni storici preferiscono "Riforma cattolica" per evidenziare gli aspetti positivi del rinnovamento.