La seconda guerra mondiale rappresenta uno dei periodi più drammatici e significativi della storia contemporanea, con profonde ripercussioni che hanno plasmato il mondo moderno.
Il conflitto ebbe inizio nel 1939 quando la Germania nazista invase la Polonia, portando Francia e Gran Bretagna a dichiarare guerra alla Germania. L'Italia entrò in guerra nel 1940 a fianco della Germania, formando le potenze dell'Asse insieme al Giappone. Gli eventi cruciali includono l'Operazione Barbarossa contro l'Unione Sovietica nel 1941, l'attacco giapponese a Pearl Harbor che portò all'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto, e la battaglia di Stalingrado che segnò una svolta decisiva. La guerra si concluse nel 1945 con la resa della Germania a maggio e del Giappone ad agosto, dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
Prima di questi eventi tragici, l'Europa aveva vissuto il periodo della Belle Époque, un'epoca di prosperità e ottimismo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Questo periodo fu caratterizzato da importanti innovazioni tecnologiche, sviluppo culturale e stabilità politica. In Russia, invece, il malcontento popolare portò alla rivoluzione russa del 1917, quando i bolscevichi guidati da Lenin presero il potere attraverso un colpo di stato a Pietrogrado. Le tre rivoluzioni russe (1905, febbraio 1917 e ottobre 1917) trasformarono radicalmente il paese, portando alla nascita dell'Unione Sovietica e influenzando profondamente gli equilibri mondiali del XX secolo. I bolscevichi volevano instaurare un governo socialista basato sulle idee di Marx, eliminando le disuguaglianze sociali e dando il potere alla classe operaia e contadina.