La Terza Guerra Sannitica e le Conseguenze
La terza e ultima guerra sannitica scoppiò nel 298 a.C., ma questa volta i Sanniti non combatterono da soli. Consapevoli della crescente potenza romana, strinsero alleanze con Etruschi, Galli Senoni e Umbri, tentando di creare un fronte comune contro Roma.
La genialità strategica romana si manifestò ancora una volta: invece di affrontare questa coalizione unita, i Romani impedirono che gli alleati congiungessero le loro forze. Le vittorie decisive arrivarono su due fronti separati: a Sentino nel 295 a.C. (nelle attuali Marche) e ad Aquilonia nel 293 a.C. (nel Sannio).
Nel 290 a.C. i Sanniti, ormai sconfitti, accettarono una pace che li trasformava in alleati subordinati di Roma. Con questa vittoria, Roma stabilì la sua egemonia su tutto il centro-sud della penisola italiana, completando una fase cruciale della sua espansione territoriale.
Questo successo spianò la strada alle successive guerre contro Pirro e Cartagine, conflitti che avrebbero portato Roma oltre i confini dell'Italia e verso il dominio del Mediterraneo.
💡 Riflessione: Le guerre sannitiche mostrano come Roma crescesse attraverso i conflitti, migliorando costantemente la propria organizzazione militare e imparando dalle sconfitte per trasformarle in vittorie future.