L'unità d'Italia: dalla seconda guerra all'impresa dei Mille
Cavour scatenò la seconda guerra d'indipendenza nel 1859 con un piano geniale. Lanciò un "grido di dolore" per l'arruolamento volontario, che spinse l'Austria a porre un ultimatum al Piemonte. Quando l'Austria attaccò (diventando così l'aggressore), arrivarono le truppe francesi come promesso.
Dopo le vittorie di Montebello e Magenta, però la Francia abbandonò improvvisamente l'alleanza senza avvisare. L'armistizio del 1859 diede la Lombardia alla Francia (che la girò al Piemonte) ma l'Austria conservò il Veneto.
Le conseguenze furono straordinarie: scoppiarono rivoluzioni pacifiche in Emilia, Romagna e Toscana, dove i governi chiesero l'annessione al Regno di Sardegna. Cavour organizzò dei plebisciti per ufficializzare queste annessioni.
L'impresa più leggendaria fu la Spedizione dei Mille di Garibaldi nel 1860. Con solo mille volontari conquistò la Sicilia, poi la Calabria e si spinse fino a Napoli, Marche e Umbria. Si fermò solo davanti a Roma, consegnando tutti i territori conquistati a Vittorio Emanuele II.
I territori conquistati votarono per plebiscito l'annessione al Regno Sabaudo. Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II divenne Re d'Italia, coronando il sogno risorgimentale.
Ricorda: L'impresa dei Mille di Garibaldi fu l'azione militare più spettacolare del Risorgimento, che permise di conquistare tutto il Sud Italia.