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Risorgimento Italiano

14/9/2022

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IL RISORGIMENTO ITALIANO
Si chiama Risorgimento la serie di avvenimenti che portano l'Italia all'unità e all'indipendenza.
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IL RISORGIMENTO ITALIANO Si chiama Risorgimento la serie di avvenimenti che portano l'Italia all'unità e all'indipendenza. All'inizio dell'Ottocento, non era possibile parlare liberamente contro la monarchia e a favore dell'indipendenza della propria nazione. Per questo motivo nascono le società segrete, che hanno lo scopo di cambiare la situazione politica. In Italia, a società segreta più diffusa è la Carboneria. I carbonari vogliono creare uno stato indipendente. Dopo il successo dei moti rivoluzionari spagnoli del 1820, alcuni ufficiali napoletani organizzano una rivolta. Ci sono anche dei moti in Sicilia e Piemonte ma non hanno successo e i carbonari sono imprigionati. Con il fallimento dei moti del 1821 e 1831, i carbonari e le Altre società segrete capiscono che le azioni delle società segrete non danno risultati positivi. È necessario trovare altri modi per condurre la lotta di liberazione. unico stato indipendente dall'Austria Milano regho di Sardegna regno lombardo-ve Torino Parma. Genova Firenze dominio indiretto dell'Austria Insurrezioni Contro l'assolutismo per la costituzione (1820-21) Per l'indipendenza dell'Italia centrale (1830-31) Per la costituzione e contro gli austriaci (1848-49) Proclamazione dela repubblica veneto Venezia Modena Stato della Chiesa Roma Napoli Trieste diretto dominio dell'Austria dominio del papa Palermo regno delle Due Sicilie Due sono i partiti politici che si fronteggiano e che propongono due idee diverse per l'unificazione italiana: Giuseppe Mazzini è il maggiore sostenitore della repubblica. Mazzini pensa ad un'Italia repubblicana e unita. Nel 1831 fonda una società segreta, la Giovane Italia e poi la Giovane Europa. dominio dei Borbone Moderati: sostengono l'idea di una monarchia costituzionale, cioè una monarchia dove il potere del re è limitato da...

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Didascalia alternativa:

una costituzione e da un parlamento. Inoltre, vogliono limitare il diritto di voto ai cittadini proprietari di beni e con un livello minimo di istruzione. Democratici: sostengono la repubblica, credono nell'uguaglianza dei cittadini. Secondo loro tutti possono votare e il capo dello stato deve essere un presidente scelto dal popolo. Camillo Benso conte di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, è il più illustre rappresentante del partito moderato. I moderati si oppongono all'iniziativa rivoluzionaria dei democratici e vogliono attaccare l'Austria con l'esercito del Regno di Sardegna e con l'aiuto dei volontari provenienti dal resto d'Italia. Il 1848 è un anno di grandi rivoluzioni in tutta l'Europa. In Italia, le rivolte cominciano a Palermo e costringono Ferdinando II del Regno delle due Sicilie alla concessione di una Costituzione e all'elezione di un Parlamento. Anche Leopoldo II del Granducato di Toscana, re Carlo Alberto del Regno di Sardegna e papa Pio IX devono concedere ai popoli una Costituzione. Solo il governo austriaco non concede niente così Milano e Venezia insorgono. A Milano i cittadini combattono per cinque giorni (Le Cinque giornate di Milano) e sconfiggono gli austriaci. Milano e Venezia, però, non hanno un esercito per combattere. Carlo Alberto, re del Regno di Sardegna, decide allora di aiutare il popolo lombardo-veneto. Anche altri sovrani d'Italia mandano i loro soldati. Milano, Venezia, Modena e Parma proclamano allora l'unione con il Regno di Sardegna. Gli altri sovrani temono un eccessivo rafforzamento del regno, dunque ritirano i loro soldati. Il maresciallo austriaco Radetzky sconfigge così Carlo Alberto a Custoza, il sovrano di ritrova costretto a firmare un armistizio e ritirarsi. I democratici dello Stato pontificio, all'inizio del 1849, proclamano la Repubblica romana. Nel 1849 Carlo Alberto ricomincia la guerra, ma gli austriaci vincono nuovamente. Il re rinuncia al trono e va in esilio in Portogallo dove poi morirà. Vittorio Emanuele II, firma il trattato di pace con l'Austria e così finisce la Prima guerra d'indipendenza. Gli austriaci riprendono il controllo dell'Italia. La Francia va in aiuto di papa Pio IX. Così la Repubblica romana, governata anche da Mazzini, è presa. Nel 1854 scoppia una guerra in Crimea. Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna riesce a convincere il re a parteciparvi. Le conseguenze di questa guerra sono positive per il regno, in quanto Cavour può parlare dei problemi dell'Italia divisa al Congresso di Parigi che si tiene alla fine della guerra. Nel frattempo in Italia ci sono nuovi moti rivoluzionari, ma i repubblicani capiscono che solo con l'aiuto del Regno di Sardegna e del suo esercito possono vincere e raggiungere l'obiettivo dell'Italia unita. Nel 1858 Cavour firma un accordo segreto con la Francia, la Francia è tenuta ad aiutare il Regno di Sardegna in caso venisse attaccata dall'Austria e in cambio il Regno di Sardegna deve cedere le regioni di Nizza e Savoia. Nei primi mesi del 1859 il Regno di Sardegna raduna le sue truppe sul fiume Ticino, ci sono soldati provenienti da tutta Italia. Il rivoluzionario Giuseppe Garibaldi riceve il comando di un corpo di volontari, i Cacciatori delle alpi. Il governo austriaco ordina a Vittorio Emanuele II di disarmare l'esercito, ma il re non accetta. Dopo una lunga guerra, gli italiani battono gli austriaci, questa è la Seconda guerra d'indipendenza dell'Italia. In seguito ad essa si forma il primo nucleo dell'Italia unita: Piemonte, Toscana, Emilia Romania, Sardegna, Lombardia sono unite in un unico stato. Il Veneto si unisce qualche anno più tardi (Terza guerra d'indipendenza, 1866). Per avere un'Italia unita mancano ancora il centro-sud e la Sicilia. Giuseppe Garibaldi organizza un esercito di mille volontari e nel 1860 partono dalla Liguria per la Sicilia. I Mille riescono a sconfiggere l'esercito dei Borboni e liberano tutto il sud dal loro dominio. Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II si incontrano il 26 ottobre 1860 nella cittadina di Teano e Garibaldi consegna al re piemontese le conquiste compiute al sud. La popolazione del Regno delle due Sicilie vota per l'annessione all'Italia. L'Italia è unita sotto il re Vittorio Emanuele, il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II diventa il primo re d'Italia. Roma diventa capitale dello stato italiano nel 1870 dopo una lunga lotta con il papa, contrario all'annessione dei suoi territori allo stato italiano. Il 20 settembre 1870 i bersaglieri aprono un varco nelle mura che difendono Roma e prendono la città. Questo evento è ricordato come la breccia di Porta Pia. Le regioni di Trento e Trieste saranno annesse all'Italia dopo la Prima guerra Mondiale (1918). Savoia Torino Genova Contea di Nizza Milano Bologna Firenze Stato della Chiesa Cagliari mar Tirreno mar Mediterraneo Venezia Roma Napoli Palermo v Regno di Sardegna Territori ceduti alla Francia nel 1861 Regioni annesse al Regno di Sardegna fra il 1859 e il 1860 Regioni annesse al Regno di Sardegna fra il 1860 e il 1861. Nascita del Regno d'Italia Regioni annesse al Regno d'Italia fra il 1866 e il 1870 mar Adriatico mar lonio Reggio Calabria