La Fine della Prima Guerra Mondiale e le Conseguenze dei Trattati di Pace
La conclusione della prima guerra mondiale segnò un momento cruciale nella storia europea, culminando nella Conferenza di Pace di Parigi del 18 gennaio 1919. Questo evento storico vide la partecipazione di 32 Stati vincitori, mentre i paesi sconfitti furono esclusi dalle negoziazioni, segnando così l'inizio di un nuovo ordine mondiale.
Evidenziazione: Il Trattato di Versailles del 28 giugno 1919 impose alla Germania condizioni particolarmente severe, che avrebbero influenzato significativamente il corso della storia europea.
Le conseguenze per la Germania furono devastanti: dovette cedere tutte le colonie, restituire l'Alsazia e la Lorena alla Francia, e perdere il corridoio di Danzica a favore della Polonia. Le imposizioni includevano anche pesanti riparazioni di guerra, la concessione del bacino minerario della Saar alla Francia per 15 anni, e severe restrizioni militari, tra cui il divieto di costruire aeroplani, artiglieria pesante e carri armati, oltre all'obbligo di smilitarizzare la Renania.
La ridefinizione dei confini europei portò alla nascita di nuovi Stati nazionali. L'impero russo si trasformò in Repubblica socialista, mentre parti dei suoi territori divennero stati indipendenti come Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. L'impero asburgico si frammentò in diversi Stati, tra cui Cecoslovacchia, Jugoslavia, Austria e Ungheria. L'impero Ottomano si ridusse alla sola penisola anatolica, diventando l'attuale Turchia.
Definizione: La Società delle Nazioni, fondata nel 1919 con sede a Ginevra, fu la prima organizzazione internazionale volta a mantenere la pace mondiale, anche se la Germania ne rimase esclusa e la Russia sovietica non vi partecipò.