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14/2/2023
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1° Guerra Mondiale La prima guerra mondiale è chiamata anche la Grande Guerra, perché è stata la prima grande guerra a coinvolgere le principali potenze di tutto il mondo. Anche se in Europa il clima di tensione era in continuo crescendo, il motivo ufficiale per cui ha avuto inizio questo conflitto è stato l'assassinio dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando e della moglie mentre si trovavano in Serbia. L'Austria ritenne responsabile la Serbia, così gli inviò un ultimatum da accettare entro 30 giorni, ma la Serbia accettò solamente una parte di esso, potendo anche contare sull'appoggio militare della Russia (Impero russo). L'Austria, non soddisfatta, dichiara guerra alla Serbia. Così il 28 luglio 1914 ha inizio ufficialmente la guerra! A questo punto entra in funzione il meccanismo delle alleanze. La Triplice alleanza, formata da Germania, Austria e Italia; la Triplice Intesa formata da Francia, Inghilterra e Russia. Pertanto si viene a creare questa situazione che ha portato a un'escalation della guerra. ● L'Austria dichiara guerra alla Serbia. ● La Russia si offre di difendere la Serbia. La Germania dichiara guerra alla Russia. La Francia entra in guerra per aiutare la Russia, suo alleato. La Germania dichiara guerra anche alla Francia. ● ● La Germania era convinta di vincere attraverso una guerra rapida e a sorpresa che non lasciasse scampo all'avversario. Pertanto per arrivare velocemente alla Francia,...
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prima dell'arrivo dei militari Russi, invadono il neutrale Belgio. L'esercito belga, pur essendo nettamente più debole di quello tedesco, riesce a fare quel tanto che basta di resistenza per permettere ai Francesi di guadagnare tempo per organizzare una migliore difesa, difatti i Francesi hanno la meglio nella battaglia della Marna. A questo punto anche l'Inghilterra infastidita per la violazione della neutralità del Belgio, entra in guerra contro la Germania. Anche l'Impero ottomano (impero turco) entra nella prima guerra mondiale come uno degli Imperi centrali, attaccando a sorpresa sulla costa russa del Mar Nero il 29 ottobre 1914, ricevendo a sua volta la dichiarazione di guerra della Russia il 5 novembre 1914. Gli avversari della Germania riescono a organizzare una difesa migliore di quanto si aspettassero, non si riusciva ad avanzare o comunque l'avanzata era molto lenta, e così dalla guerra di movimento si passò alla guerra di posizione combattuta nelle trincee. Pur facendo parte della Triplice Alleanza, l'Italia si dichiara in un primo momento neutrale in quanto gli accordi prevedevano di entrare in guerra per difendersi e non per attaccare. Successivamente l'Italia si accorda e firma in segreto il Patto di Londra, così facendo avrebbe fatto parte della Triplica Intesa e con il quale in caso di vittoria avrebbe ottenuto il Trentino, la Venezia Giulia, una parte della Dalmazia e alcune isolette sull'Adriatico. L'Italia entra in guerra il 24 maggio 1915 dichiarando guerra all'Austria. Gli italiani interventisti pensavano che unendosi alla Triplice Intesa avrebbero vinto facilmente e che la guerra sarebbe finita subito, invece hanno fatto male i calcoli. Indimenticabile è stata la battaglia di Caporetto in cui l'Italia subì un'umiliante sconfitta con pesanti conseguenze politiche e militare. Gli imperi centrali Austria e Germania stavano avendo la meglio, la Russia si era ritirata dal conflitto per la grande rivoluzione nel suo territorio e lo scoppio della guerra civile. La guerra subì una svolta nel 1917 con l'inserimento degli Stati Uniti al conflitto, in favore della Triplice Intesa. Nel 1918 Germania e Austria affossati dai costi della guerra vennero sconfitti. La data esatta della fine della prima guerra mondiale è l'11 novembre 1918. Nel 1919 ci fu una conferenza di pace a Parigi nella quale parteciparono solo i vincitori (USA, Inghilterra, Francia, Italia), mentre i vinti dovettero accettare senza discussioni le condizioni di pace che prevedevano la perdita di molti territori, pesanti sanzioni economiche, oltre che dei limiti da rispettare per quanto riguardava l'industria militare. Sebbene Germania e Austria sono stati i paesi che hanno pagato a caro prezzo il costo della guerra, la situazione economica dell'Europa era disastrosa: bisognava riconvertire le industrie belliche e anche far ripartire l'economia che doveva fare i conti con un alto tasso di disoccupazione e un forte calo nel settore agricolo.