La causa della Prima Guerra Mondiale fu una complessa rete di tensioni politiche e militari che culminarono in uno dei conflitti più devastanti della storia.
Le principali tensioni che portarono alla guerra includevano la crescente rivalità tra le potenze europee, le ambizioni territoriali e la corsa agli armamenti. L'evento scatenante fu l'assassinio di Francesco Ferdinando Sarajevo il 28 giugno 1914, quando l'erede al trono austro-ungarico e sua moglie furono uccisi da un nazionalista serbo. Questo tragico evento innescò una reazione a catena di dichiarazioni di guerra tra le varie nazioni europee, trasformando rapidamente un conflitto locale in una guerra mondiale.
Le alleanze militari nella Prima Guerra Mondiale giocarono un ruolo fondamentale nell'espansione del conflitto. Da una parte c'erano gli Imperi Centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano), dall'altra l'Intesa (Francia, Regno Unito, Russia e successivamente Italia e Stati Uniti). Queste alleanze, formatesi negli anni precedenti alla guerra, obbligavano le nazioni a sostenersi militarmente in caso di attacco. Il sistema delle alleanze trasformò rapidamente l'iniziale conflitto austro-serbo in una guerra su scala globale, coinvolgendo progressivamente sempre più nazioni. La guerra si caratterizzò per l'uso di nuove tecnologie militari, come i carri armati e gli aerei, e per la devastante guerra di trincea che causò milioni di morti. Il conflitto si concluse nel 1918 con la vittoria dell'Intesa e la ridefinizione della mappa politica europea attraverso il Trattato di Versailles.