L'evoluzione degli ominidi: dai primi passi all'Homo sapiens
Tutto inizia tra 15 e 20 milioni di anni fa quando si forma la Rift Valley in Africa orientale. Questa gigantesca frattura della terra divide il continente: a ovest rimangono le foreste umide perfette per le scimmie, a est nasce la savana più secca che costringe i nostri antenati a camminare in piedi.
L'australopiteco (4,2 milioni di anni fa) è il primo a dominare la stazione eretta. Alti massimo 1,5 metri con un cervello piccolo, ma già capaci di camminare su due gambe come la famosa "Lucy". Camminare in piedi significa vedere più lontano e avere le mani libere per raccogliere cibo.
L'Homo habilis (2,5 milioni di anni fa) segna una svolta: è il primo del genere Homo e sa costruire utensili come i chopper per sminuzzare il cibo. Il cervello inizia a crescere e le capacità manuali si sviluppano rapidamente.
L'Homo erectus (1,5 milioni di anni fa) è un vero rivoluzionario. Conquista il fuoco - che significa luce, calore, cibo cotto e protezione. Sviluppa un linguaggio più complesso ed è il primo coraggioso a uscire dall'Africa per esplorare il mondo.
Curiosità: Il fuoco non solo proteggeva dai predatori, ma cuocere la carne la rendeva più sicura e digeribile, riducendo le malattie!