Dall'impero anglo-francese alla Magna Charta: il declino del potere regio
Con Enrico II, l'Inghilterra diventa una potenza europea controllando quasi due terzi della Francia attraverso eredità strategiche. Normandia dal padre, Aquitania dalla moglie: nasce il sogno di unire le due corone. Enrico conquista anche Scozia e territori irlandesi, rafforzando l'amministrazione statale.
Ma tutto crolla con i suoi successori. Giovanni Senzaterra perde contro il re francese e deve cedere territori strategici. Il prestigio della corona è così compromesso che Giovanni si dichiara vassallo della Chiesa pur di sopravvivere politicamente.
I baroni inglesi colgono l'opportunità e nel 1215 costringono Giovanni a firmare la Magna Charta Liberatum. Questo documento rivoluzionario limita per la prima volta nella storia il potere del sovrano, garantendo diritti specifici a vescovi e nobili, istituendo un "consiglio comune" e soprattutto introducendo l'habeas corpus: nessuno può essere arrestato senza processo.
La vera svolta arriva con Enrico III ed Edoardo I, che trasformano il conflitto in collaborazione. Nasce il Parlamento bicamerale: Camera dei Lords (nobili) e Camera dei Comuni (ceto medio), creando il modello monarchico-parlamentare che influenzerà il mondo intero.
💡 Curiosità: La Magna Charta è considerata la prima costituzione della storia moderna e ispira ancora oggi i diritti democratici.