La crisi economica e sociale del dopoguerra in Italia
Il primo dopoguerra in Italia fu caratterizzato da una profonda crisi economica e sociale, nonostante il Paese fosse uscito vittorioso dalla Prima Guerra Mondiale. I principali problemi economici includevano la necessità di riconvertire l'industria bellica, l'aumento del debito pubblico e la svalutazione della lira. Sul fronte sociale, le tensioni erano alimentate dalle promesse non mantenute ai contadini-soldati, dalle richieste di migliori condizioni lavorative da parte di braccianti e operai, e dalla difficile reintegrazione dei reduci di guerra.
Highlight: La crisi del dopoguerra in Italia colpì duramente l'economia e la società, creando le condizioni per profondi cambiamenti politici.
La situazione politica vide l'affermazione dei partiti di massa, in particolare il Partito Socialista Italiano (PSI) e il Partito Popolare Italiano (PPI), che riuscirono a intercettare le esigenze della popolazione meglio della classe dirigente liberale. Le elezioni del 1919, con il nuovo sistema proporzionale, videro la vittoria del PSI.
Vocabulary: Il suffragio universale maschile, introdotto nel 1912, rese le masse un soggetto politico rilevante, cambiando gli equilibri di potere.
Il "biennio rosso" (1919-1920) fu caratterizzato da intense agitazioni popolari, con scioperi, occupazioni di fabbriche e terre. Queste azioni, influenzate dall'esempio dei soviet russi, crearono tensioni tra lavoratori, industriali e governo.
Example: Nel triangolo industriale del Nord (Torino, Genova, Milano), gli operai occuparono le fabbriche con le armi in risposta alle "serrate" degli industriali.