I Regimi Totalitari del Novecento
Il Novecento è stato definito il secolo dei regimi totalitari, in contrasto con l'Ottocento noto come il secolo delle rivoluzioni. Il totalitarismo rappresenta una forma moderna di dittatura in cui lo Stato esercita un controllo assoluto su ogni aspetto della vita dei cittadini. Questo sistema politico non tollera l'esistenza di istituzioni o associazioni che possano limitare il potere statale, eliminando gruppi sociali e politici concorrenti.
Definizione: Il totalitarismo è una forma di governo che mira al controllo totale della società, invadendo ogni aspetto della vita privata e pubblica dei cittadini.
Il regime totalitario si distingue per la sua volontà di impossessarsi delle coscienze dei cittadini, annullando ogni forma di individualità. Non si limita alla repressione e al dominio, ma richiede attivamente la partecipazione del popolo, cercando di modificare la realtà secondo i principi dell'ideologia dominante.
Highlight: Hannah Arendt, nel suo libro "Le origini del totalitarismo", descrive questo fenomeno come una novità assoluta nella storia, incomparabile con i regimi precedenti.
Secondo Arendt, la caratteristica più distintiva del totalitarismo è il binomio ideologia-terrore, che permea ogni aspetto della vita dell'individuo. Il terrore diventa l'essenza stessa del regime totalitario.
Gli storici concordano nel identificare il fascismo, il nazismo e lo stalinismo come le tre grandi dittature del Novecento. Questi regimi hanno operato una manipolazione completa della memoria e dell'informazione, assoggettando le coscienze del popolo al loro volere. Mussolini, Hitler e Stalin basarono il loro potere sulla capacità di controllare e manipolare le masse, sfruttando l'istinto e l'emotività del popolo, specialmente in un momento di crisi delle vecchie illusioni seguito alla Prima Guerra Mondiale.
Quote: "Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di quest'associazione." - Benito Mussolini