La nascita del Comune
Ti sembrerà strano, ma all'inizio erano i vescovi a comandare le città per conto dell'imperatore. Avevano intorno a sé nobili e cavalieri che li consigliavano e li aiutavano nell'amministrazione.
Però piano piano tutti i cittadini - mercanti, artigiani, ex-contadini arricchiti - capirono di avere gli stessi obiettivi. Volevano proteggere i loro affari e governare la città come meglio credevano! Si allearono quindi attraverso un giuramento pubblico, creando quello che chiamiamo Comune.
I commercianti e gli artigiani si organizzarono in corporazioni chiamate Arti o Mestieri. A Firenze c'erano le Arti Maggiori (mercanti, giudici, medici) e le Arti Minori (calzolai, fabbri, fornai). Solo i "capi" potevano farne parte, non gli apprendisti!
I banchieri rivoluzionarono il commercio inventando le lettere di cambio: invece di viaggiare con sacchi di monete (rischiosissimo!), i mercanti depositavano i soldi e ottenevano delle ricevute. Prestavano denaro a interesse (fino al 20%, limite accettato dalla Chiesa) e facevano da cambiavalute.
Nascono anche le prime Università a Bologna, Parigi e Oxford. I membri delle corporazioni avevano bisogno di conoscere bene le leggi per i loro affari, e i Comuni servivano persone istruite per l'amministrazione.
💡 Curiosità: Gli studenti medievali si spostavano continuamente da una città all'altra, proprio come gli Erasmus di oggi!