L'Impero asburgico e la Russia zarista
Il 1866 segnò l'inizio del declino dell'Impero asburgico, costringendo l'imperatore austriaco a fare concessioni per mantenere unito il suo vasto territorio multietnico. Nel 1867, l'impero si trasformò nell'Impero austro-ungarico, concedendo all'Ungheria lo status di regno indipendente con propria Costituzione, Parlamento e Governo.
Highlight: La trasformazione in Impero austro-ungarico nel 1867 fu un tentativo di preservare l'unità dell'impero di fronte alle crescenti richieste di indipendenza.
La Russia, sotto lo Zar Alessandro II, cercò di modernizzarsi attraverso una serie di riforme, tra cui l'istruzione elementare obbligatoria, una maggiore libertà di stampa e l'abolizione della servitù della gleba. Tuttavia, queste riforme non ebbero il successo sperato.
Example: L'abolizione della servitù della gleba, pur essendo una riforma significativa, non migliorò sostanzialmente le condizioni dei contadini a causa degli alti costi per l'acquisto di nuovi terreni.
Il malcontento crescente in Russia portò alla formazione di movimenti di opposizione allo Zar. Alessandro II cadde vittima di un attentato terroristico nel 1881, evidenziando le tensioni interne del paese.
Quote: "Ma a farne le spese di questa tensione interna fu lo stesso Alessandro II che cadde vittima di un attentato terroristico nel 1881."
Nel frattempo, l'indebolimento dell'Impero ottomano portò a rivolte nei Balcani. La Bosnia-Erzegovina e la Bulgaria si ribellarono nel 1876, ma furono represse. La Russia intervenne contro l'Impero ottomano, provocando la reazione di Inghilterra e Impero austro-ungarico.
Per evitare una guerra europea, il cancelliere tedesco Bismarck organizzò il Congresso di Berlino nel 1878. Questo congresso stabilì l'indipendenza di Serbia, Montenegro e Romania, ridisegnando la mappa politica dei Balcani.
Vocabulary: Congresso di Berlino: Conferenza diplomatica del 1878 che ridefinì i confini nei Balcani dopo la guerra russo-turca, cercando di bilanciare gli interessi delle potenze europee.