L'età giolittiana: il decollo industriale e le riforme sociali
L'età giolittiana, periodo che va dal 1901 al 1914, prende il nome da Giovanni Giolitti, figura dominante della politica italiana dell'epoca. Inizialmente ministro degli interni nel governo Zanardelli, Giolitti divenne primo ministro nel 1903, esercitando una forte influenza anche nei periodi in cui non era formalmente al potere.
Highlight: L'età giolittiana coincide con il decollo della rivoluzione industriale in Italia, in particolare nei settori siderurgico, elettrico, meccanico e del cotone.
Il triangolo industriale formato da Torino, Milano e Genova divenne il cuore pulsante dell'industrializzazione italiana. Lo sviluppo fu sostenuto dall'intervento statale, dal finanziamento delle grandi banche e da politiche protezionistiche che, tuttavia, favorirono principalmente il Nord a discapito del Sud.
Vocabulary: Il protezionismo è una politica economica basata sull'imposizione di alte tasse sui prodotti esteri per proteggere l'industria nazionale.
Giolitti elaborò una serie di riforme in collaborazione con il Partito Socialista Italiano, che si divise in due correnti:
- Riformista: guidata da Filippo Turati, favorevole al dialogo con il governo.
- Massimalista: guidata da Mussolini e Lazzari, propensa alla rivoluzione.
Definition: La politica del "doppio volto" di Giolitti si riferisce al suo approccio differenziato tra Nord e Sud: democratico e aperto al Nord, conservatore e corrotto al Sud.
Le principali riforme di Giolitti per migliorare le condizioni dei lavoratori includevano:
- Riduzione dell'orario di lavoro
- Riorganizzazione della Cassa Nazionale per l'invalidità e la vecchiaia
- Tutela della maternità e del lavoro minorile
- Aumento dei salari
Example: La tutela del lavoro minorile fu una delle riforme Giolitti più significative, mirando a proteggere i giovani lavoratori dallo sfruttamento.