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Le guerre Puniche
Le guerre Puniche

Le guerre Puniche

Kiki Studies
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Guerre Puniche ed esercito Romano
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Sintesi
Le Guerre PunicheContesto storicoNel 500 a.C., Roma e Cartagine stipularono trattati commerciali e militari per controllare i traffici commerciali sul mare. Cartagine era una città marinara di origine fenicia sulla costa dell'Africa, che commerciava con Portogallo e Inghilterra e controllava i commerci con la Sicilia, colonizzata in parte dai Fenici e in parte dai Greci.Prima Guerra PunicaQuando i Romani vollero occupare anche la Sicilia, lo scontro tra Roma e Cartagine divenne inevitabile. Nel 264 a.C., Roma dichiarò guerra ai Cartaginesi e diede inizio alle tre guerre puniche che durarono per circa un secolo. I Romani partivano in svantaggio, non avevano una flotta navale e sapevano combattere solo a terra. In breve tempo, furono costruite più di 100 navi dotate di uno strumento micidiale: il corvo. Le navi furono dotate di un ponte mobile e di una punta ad uncino che serviva ad agganciare la nave nemica. In questo modo, i soldati romani potevano attraversare il ponte e affrontare gli avversari in una battaglia corpo a corpo, nella quale erano imbattibili. I Romani sconfissero Cartagine nella battaglia delle Isole Egadi e conquistarono Sicilia, Sardegna e Corsica. La Sicilia fu la prima provincia romana.Seconda Guerra PunicaIl condottiero cartaginese Annibale, con soldati ed elefanti, giunse in Italia attraversando le Alpi e sconfisse i Romani nella battaglia del Lago Trasimeno e nella battaglia di Canne, in Puglia. Scipione l'Africano, console romano, attaccò Cartagine. Annibale andò in aiuto di Cartagine, ma venne sconfitto a Zama.Terza Guerra PunicaI Romani, guidati da Scipione l'Africano minore, attaccarono nuovamente Cartagine. Dopo tre anni di assedio, Cartagine fu rasa al suolo. Roma divenne padrona del Mediterraneo. Durante le guerre puniche Roma conquistò anche la Macedonia, la Grecia e l'Asia Minore; nel 133 a.C., Roma sottomise la Spagna.Le conquiste dopo le Guerre PunicheLe terre conquistate fuori dall'Italia divennero provincie romane amministrate da un governatore. Roma rispettava usanze, costumi e religione dei popoli vinti, ma esigeva il pagamento dei tributi (tasse da versare allo stato).L'esercito RomanoLe vittoriose conquiste furono possibili perché Roma aveva un esercito perfettamente organizzato e ben armato, dotato anche di potenti macchine da guerra, per esempio la catapulta e le torri mobili. L'esercito era formato dalle legioni (unità militare di base), costituite da 4.200 fanti e 3.000 cavalieri, comandate da un console. La vita militare era dura: i soldati, carichi di tende, attrezzi e armi, facevano lunghe marce. Giunti sul posto, per prima cosa dovevano scavare il fossato di difesa, chiudere con palizzate il castrum, cioè l'accampamento, e montare le tende. L'accampamento era attraversato da due vie principali a croce: il cardo (nord a sud) e il decumano (est a ovest). Le altre strade erano parallele a queste. Alcuni accampamenti si svilupparono fino a diventare colonie, città con edifici e case in muratura.ConclusioneLe guerre puniche rappresentano un momento cruciale della storia di Roma e dell'intero Mediterraneo. Grazie alle vittorie sui Cartaginesi, Roma divenne una potenza egemone e iniziò a costruire l'Impero che avrebbe dominato il mondo per secoli.
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